Non accetta Unione per la Repubblica le esternazioni di Dario Fo nei confronti dei Sammarinesi, respingendo toni ed epiteti del premio Nobel.
Le parole del Maestro Dario Fo, nei confronti della Repubblica di San Marino, destano una doverosa riflessione. L’Unione Per la Repubblica (UPR), esprimendo massimo rispetto nei confronti del già Premio Nobel, ritiene debbano essere però accompagnate da alcune considerazioni. E’ interessante lo spunto di Dario Fo quando, con classico stile provocatorio, ammonisce i sammarinesi sul fatto di “aver perso il rapporto con l’arte” sostenendo che “una nazione che non ha fermento culturale vivo non può ritenersi tale”. Non possiamo che prendere atto favorevolmente quando poi lo stesso, tessendo lodi nei confronti dei giovani attori incontrati sul Titano, afferma: «Tornerò perché voglio farli recitare nei miei spettacoli. Però a San Marino manca una scuola di teatro». Stona, purtroppo, il modo con cui sfoga la propria amarezza – specialmente per l’epiteto scelto nei confronti dei sammarinesi – nel momento in cui traccia il bilancio della mostra a lui dedicata. A fronte, soprattutto, dell’impegno mostrato dalle istituzioni sammarinesi nel sostenere – attraverso il coinvolgimento di soggetti privati – questa iniziativa. Il nostro auspicio è che, nei prossimi mesi, Dario Fo possa eventualmente rivedere questo giudizio oltremodo perentorio. Confidiamo, infatti, che ci siano anche le condizioni per vederlo collaborare in ulteriori iniziative. Partendo dalla possibilità di costituire una apposita scuola di teatro. Dimostrando, in tal modo, che i sammarinesi non sono dei “gnuc” ma sono invece coerenti con quel fermento culturale che, a vario livello, ha sempre contraddistinto la storia della nostra comunità.
UNIONE PER LA REPUBBLICA (UPR)
San Marino, 17 ottobre 2012[c. s.]