San Marino. II° puntata sui costi della politica. L’Informazione di San Marino

San Marino. II° puntata sui costi della politica. L’Informazione di San Marino

Ieri la prima puntata sui costi della politica, un’inchiesta che sta portando avanti Angelica Bezziccari, giornalista dell’Informazione di San Marino, oggi, la seconda puntata, incentrata sui soldi pubblici che andranno a partiti e movimenti nel 2013:

Angelica Bezziccari – L’Informazione di San Marino: Costi della politica, ecco i soldi pubblici che andranno a partiti e movimenti nel 2013 / A bilancio sono previsti 1.060.944,34 euro. 86.201 euro ai gruppi più piccoli, 311mila euro al più grande

Seconda puntata dei costi della politica. Andiamo ad esaminare come verrà ripartito il contributo ai partiti politici per l’anno 2013. L’importo previsto a bilancio per l’anno 2012 è pari a 1.270.148,07 euro. L’art.2 della Legge 23 novembre 2005 n.170 prevede che il contributo dello Stato per il finanziamento dei partiti e movimenti politici sia pari al 2,50 per mille del totale delle entrate (detratte le partite di giro e il mutuo a pareggio) ed è determinato per il 2013 in 1.178.827,04 euro.

Lo stanziamento 2013 è stato successivamente ridotto del 10% così come previsto dall’art.18 della Legge n.200/2011. Il contributo iscritto a bilancio risulta pertanto pari a 1.060.944,34 euro. Tale contributo per il 2013, previsto nella relazione tecnico contabile della Direzione della finanza pubblica, è passato lunedì in Consiglio in prima lettura. Per capire quale importo andrà alle singole forze politiche la cifra di 1.060.944,34 euro è da ripartire in base alla legge 23/11/2005 n. 170.

L’importo complessivo viene suddiviso tra i partiti ed i movimenti per il 75% in proporzione al numero dei Consiglieri eletti nell’ambito delle rispettive liste e per il 25% in parti uguali e fisse fra i partiti e movimenti che hanno presentato liste elettorali e sono rappresentati in Consiglio Grande e Generale da almeno tre Consiglieri. Il 75% del contributo ammonta a 795.708,25 euro. Per ripartirlo proporzionalmente occorre dividere questa cifra per 60, il numero dei consiglieri, e moltiplicarlo per il numero di consiglieri di ciascun gruppo. La quota per consigliere che è quindi di 13.261,80 euro, che va moltiplicato per il numero di consiglieri di ogni lista. Il 25% rimanente, pari a 265.236,08 euro, viene invece diviso per e 8 liste (poiché ognuna è rappresentata da almeno 3 consiglieri), quindi ogni lista avrà in aggiunta al contributo proporzionale altri 33.154,51 euro. (…)

 

 

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