San Marino. Il caso bollette sul tavolo della Segreteria del Partito Socialista

San Marino. Il caso bollette sul tavolo della Segreteria del Partito Socialista

In data 3 Aprile 2023, si è riunita la Segreteria del Partito Socialista, che, in sede di comunicazioni ha affrontato la scottante vicenda legata all’emissione di bollette del gas di quest’ultimo periodo.

Ne dà notizia la stessa forza politica sammarinese, aggiungendo: “La Segreteria, nel mettere in evidenza che il Partito Socialista fa parte della maggioranza, anche se la maggioranza spesso pare dimenticarsene, ha espresso viva preoccupazione per gli effetti negativi che la vicenda può produrre nei confronti dell’Esecutivo e della maggioranza che lo sostiene, ad un anno dalle prossime elezioni politiche generali.

Ciò che sta avvenendo all’interno dell’AASS non può essere accettato dalla popolazione che viene trattata alla stregua di un bancomat. L’esigenza di “cassa” dell’Azienda, prodottasi evidentemente per incapacità e, forse, per operazioni azzardate, non giustifica ricarichi spropositati sulle utenze inviate ai sammarinesi.

Non dimentichiamo che, con un equo utile, l’AASS dovrebbe fornire servizi ai cittadini, ma grazie a condotte veramente ciniche, si vogliono porre i cittadini al servizio dell’AASS.  La Segreteria del Partito Socialista ritiene che Governo e maggioranza dovrebbero intervenire energicamente, e non con palliativi, per invertire una rotta insostenibile per le famiglie sammarinesi.

La Segreteria ha poi fatto il punto sul progetto di “Aggregazione Socialista”. A distanza di mesi, dopo gli annunci iniziali che hanno prodotto anche un intenso dibattito all’interno del Consiglio Grande e Generale, l’Aggregazione Socialista segna il passo.

Il progetto, che ha evidenti potenzialità dal punto di vista elettorale, non può essere annunciato pubblicamente perché al suo interno esistono partiti che ancora non sono pronti a farlo.

Il Partito Socialista, dopo aver inizialmente chiarito di voler mantenere la propria identità, ha aderito a tale progetto con convinzione in tutte le sue varie fasi durate almeno 6 mesi. Ora  non può che prendere atto della battuta di arresto che fa perdere tempo prezioso, pur ritenendo il progetto un cantiere aperto, nella speranza che le problematiche interne emerse in alcune componenti dell’Aggregazione Socialista siano superate, prima che sia troppo tardi”.

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