San Marino. Il Castello di Città al Forum dei Sindaci: “Una finestra sul mondo”

San Marino. Il Castello di Città al Forum dei Sindaci: “Una finestra sul mondo”

“La partecipazione del mio Castello a questo importante appuntamento, è un’opportunità per portare anche le nostre piccole realtà in consessi internazionali, tenendo aperta una finestra sul mondo così vitale per la comunità”.

Lo scrive Tomaso Rossini, Capitano di Castello di Città, a margine del 2° Forum dei Sindaci
dell’UNECE-ONU tenutosi a Ginevra. “Com’era prevedibile, tutti gli interventi, si sono aperti con un messaggio di solidarietà verso la popolazione Ucraina. Tutti hanno sottolineato la crudeltà della guerra e quanto sia necessario ristabilire un dialogo che porti il prima possibile alla fine del conflitto e alla Pace. Questa edizione del Forum dei Sindaci ha dato la possibilità ad ogni Comune di presentare, con immagini prima e dopo, cosa stia facendo per centrare gli obiettivi dell’agenda 2030. Quello che è emerso è che questi non sono obblighi da rispettare per impegni presi con l’ONU, ma linee guide per migliorare la qualità della vita dei cittadini, perché questo è il vero obiettivo che ogni sindaco ha presentato durante il propriointervento.

La mattinata di lavoro è stata aperta dall’intervento di Lord Norman Foster, architetto di chiara fama, che fin dalla nascita ha voluto portare il suo contributo al Forum, dove ha ribadito che sono le Città ad dover rispondere alla chiamata al cambiamento, devono essere queste ad attuare tutte la best practices per guardare il futuro con rinnovata speranza, perché “il futuro sarà sempre migliore”. La sua esortazione è di puntare sempre alla qualità, solo offrendo la qualità ai nostri cittadini, quindi a tutta la popolazione possiamo creare un futuro migliore. Ha, inoltre, continuato sull’importanza di adottare un piano regolatore e che anche sotto la seconda guerra mondiale, nel 1943, si progettava un piano regolatore per ricostruire le Città per continuare a credere alla speranza e a un futuro migliore. Tutti gli interventi a cui ho assistito hanno approfondito questo aspetto: la qualità delle Città, l’essere inclusive, il fondamentale legame che devono avere con la natura, l’essere sempre e a tutti i costi sostenibili.

Ogni Sindaco è impegnato su questi obiettivi, nella propria Città. Purtroppo fra i Castelli di San Marino e i Comuni ci sono differenze di gestione che non ci permettono di essere così risolutivi e autonomi su questi temi, infatti i progetti che ho presentato sono ancora solo progetti, ma mi auguro che possano trasformarsi presto in realtà e di poter ripresentarli al prossimo Forum con
immagini del prima e dopo così come i miei colleghi. Al Forum dei Sindaci c’è anche un programma di side events, forse il più importante di questa edizione, organizzato dalla missione permanente italiana, è stato l’incontro con il Sindaco di Kiev Vitalij Klycko. In collegamento da remoto e in uniforme militare ha raccontato quello che stanno vivendo i suoi cittadini e la popolazione ucraina, della guerra di cui non hanno idea di quando finirà. Un momento molto toccante che sottolinea quanto la guerra sia reale e vicina a noi. Al Forum era iscritto a parlare anche il sindaco di Kharkiv, Ucraina, Mr. Igor Terekhov, che è stata un’altra rilevante testimonianza di guerra nel suo Paese.
Ogni sessione del Forum si chiude con una discussione fra i Sindaci e questa, com’era prevedibile, si è incentrata sulla guerra. Molti sono stati gli interventi di solidarietà e proposte per far sentire la vicinanza al  popolo ucraino e prendere le distanze dalla guerra.

A latere del Forum i Sindaci hanno sottoscritto all’unanimità una dichiarazione d’intenti pro Ucraina: sostenere il popolo ucraino, accogliere i profughi, ricostruire le Città. In questo momento, così difficile per l’umanità, noi abbiamo il dovere di portare avanti i nostri progetti per diventare Città eco e auto sostenibili. La situazione che stiamo vivendo ribadisce ancora una volta che l’economia globale è governata dalle grandi compagnie e le nostre vite e quelle dei nostri figli dipendono da quello che una o l’altra decide per i propri interessi. Noi dobbiamo diventare indipendenti a livello energetico, dobbiamo produrre l’energia di cui abbiamo bisogno da soli e lo possiamo fare in maniera più eco-sostenibile, con minor impatto sul pianeta. La crisi ci dà l’opportunità di cambiare il nostro futuro e noi abbiamo l’obbligo di coglierla. Sappiamo che quasi tutte le guerre iniziano per interessi economici, gas, petrolio, materie prime, ma soprattutto per produrre e vendere armi. Quindi se le Città diventassero indipendenti e sostenibili, forse la maggior parte delle guerre non inizierebbero. Le Città devono fare la propria parte nell’economia globale, la globalizzazione sta finendo e questo è il momento che ne prendano il suo posto.

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