San Marino. Il fico di De André agli Ortiperlapace

San Marino. Il fico di De André agli Ortiperlapace

Dalla Sardegna è arrivata la talea del fico all’ombra del quale De André amava scrivere le proprie canzoni. Per la messa a dimora invitati Dori Ghezzi e Cristiano De André.

Fra i doni che il Green Festival Montefeltro – San Marino ha voluto offrire ai suoi partecipanti, ce n’è uno davvero speciale. Direttamente dalla Sardegna e precisamente dalla tenuta dell’Agnata, è arrivata una piccola pianta di fico, figlia del grande fico all’ombra del quale Fabrizio De André amava scrivere le proprie canzoni e intrattenersi con gli amici. Entrerà a far parte del progetto Ortiperlapace, uno degli spin off del Green Festival, nato come luogo in cui le più assurde atrocità perpetrate per mano dell’uomo, vengono ricordate attraverso piccoli alberi. Alberi figli di alberi che sono stati testimoni silenziosi dei fatti. Uno spazio destinato al raccoglimento e alla riflessione, affinché non si dimentichi ciò che immancabilmente nasce dai semi dell’odio.

Ma perché il fico di De André agli Ortiperlapace a fianco del Kaki di Nagasaki e del Pino tibetano di Beslan? Lo chiediamo a Gabriele Geminiani, Patron del Green Festival e ideatore del progetto: “Perché De André è il cantore degli ultimi e dei reietti della terra, cioè di tante guerre individuali drammaticamente perdute. Ed è anche autore di celebri canzoni come ‘La guerra di Piero’, che mette in scena il dramma e la follia della guerra nel personaggio di Piero che di fronte a un nemico troppo identico a lui, non riesce a premere il grilletto e viene così ucciso.”

L’importante donazione è stata resa possibile grazie alla mediazione della giovane produttrice di vino Ilaria Addis la quale ancora bambina, ha avuto il privilegio di sentirsi raccontare la storia del longevo fico dallo stesso Fabrizio. Ilaria nel tempo ha mantenuto ottimi rapporti sia con Dori Ghezzi che con Cristiano De André, in un primo momento disponibili, ma poi impossibilitati a presenziare alla cerimonia, ma con l’intento di recuperare.

Lo potranno fare nella seconda metà di novembre, quando avverrà la messa a dimora del piccolo fico, che sarà nella sede ufficiale degli Ortiperlapace, e cioè il Centro Ricerche Floristiche delle Marche con sede a Pesaro e di pertinenza della Provincia di Pesaro e Urbino.

Gli Ortipelapace, in accordo con l’assessora per l’Ambiente Maria Rosa Conti, avranno un loro momento di ‘gloria’ nell’ambito di Pesaro Capitale della Cultura 2024 in collaborazione con l’Istituto agrario Cecchi, già partner tecnico del progetto.

Un esordio niente male per qualcosa nato all’interno di un piccolo festival che non si è fatto piegare neppure dalla pandemia e dalle avverse congiunture economiche, giungendo al suo quinto anno di attività con numerose iniziative permanenti al suo attivo oltre agli Ortiperlapace: gli Archivi Sostenibili dell’Arte; il Micro. Museo dell’Oggetto Ritrovato; i Cenacoli della Sostenibilità.

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