Erasmus – La Voce di Romagna: L’eredità Jelpo e i nodi di Banca Centrale / FRA PRESENTE E FUTURO / Super stipendi, costi enormi, politica: la necessità di un cambio di rotta con vigilanza esterna
SAN MARINO. In questi giorni a San Marino si sono riuniti intorno ad un tavolo le forze che sostengono il Governo e quelle d’opposizione, per “concertare” il futuro dei vertici di Banca Centrale, dopo il terremoto che ha visto le dimissioni del Presidente Clarizia e del Direttore Generale Giannini, che sono succedute a quelle tecnicamente ben più rilevanti di Jelpo. Se infatti di Giannini e Clarizia non si accorgerà nessuno, se non i diretti interessati e le banche dove venivano accreditati i loro stipendi da nababbi, forse qualche pensiero andrà fatto sulla sostituzione di una professionalità come quella del dr. Jelpo, una delle poche figure equilibrate e competenti nel grande casermone di Via del Voltone. Lasciando al lettore ogni considerazione su chi, a livello politico, abbia avvallato i super stipendi di Banca Centrale, segnalo che Mario Draghi, capo della BCE, ha uno stipendio di 375.000 euro mentre Janet Yellen, prima donna al vertice della Federal Reserve, guadagna 150.000 euro. (…)