Pier Roberto De Biagi ha affrontato ieri su NQRimini San Marino il caso Stolfi in riferimento alla emersione del nome del politico (Antonio Fabbri, L’Informazione di San Marino) in riferimento alla indagine
Staffa.
A guardare con distacco i fatti pare che una regia, più o meno occulta, lavori
proprio per questo. Nell’inerzia, almeno apparente, delle istituzioni che
avrebbero titolo per intervenire. A cominciare dal Tribunale, il quale i
presunti reati se li fa scoprire dagli investigatori italiani e i malfattori se
li fa arrestare al di là del confine. E, buon’ultima, una neonata Commissione
antimafia che sembra non avere gran fretta di sporcarsi (o pulirsi?) le mani e
che si nasconderà dietro comunicati formali. Perché il “palazzo”- sembrano voler
dire – è e deve rimanere inespugnabile. E poco importa se invece la malavita
rischia di farlo proprio, se già non lo ha fatto. Per cui, pur non aderendo al
partito dei colpevolisti a prescindere, crediamo che sia forse il momento che
ognuno si assuma alla luce del sole le proprie responsabilità e risponda, non
solo alle istituzioni, ma ancor prima ai cittadini di una verità che essi hanno
l’urgente e imperativo diritto di conoscere. Perché è forse principalmente su
questi pericoli, più che sugli sciagurati conti pubblici, che si gioca il futuro
di San Marino.
Leggi l’articolo di Pier Roberto De Biagi, NQRimini San Marino
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