San Marino. Il PSD ricorda i partigiani sammarinesi morti per la Liberazione

San Marino. Il PSD ricorda i partigiani sammarinesi morti per la Liberazione

Due partigiani sammarinesi per la Liberazione d’Italia

“Nel centro di Genova in Via XX Settembre – ricorda il PSD -, sotto il porticato del Ponte Monumentale, si staglia sin dal 1947 una lapide in marmo bianco di Carrara recante i nomi dei partigiani sammarinesi Vittorio Ghiotti e Claudio Canti. Sono ricordati insieme ai loro compagni stranieri che, da tutta Europa, parteciparono alla Liberazione d’Italia e si distinsero per azioni di particolare coraggio e valore. Il nome di Ghiotti è ricordato anche su una lapide scoperta nel 1955 in Piazza Durazzo Pallavicino e in quella di Via Renata Bianca, dedicata nel 2019 a coloro che «caddero per affermare il diritto alla libertà e alla vita». Ghiotti e Canti ricevettero, per il loro eroico sacrificio, la cittadinanza onoraria di Genova e sono ricordati nel Castello di Fiorentino con due vie loro intitolate. Proprio a Boves (Cuneo), messo e ferro e fuoco dai nazisti, laddove Ghiotti fu trucidato a 19 anni dopo strenua resistenza insieme ad altre 157 persone, si recherà in visita il 25 aprile il Presidente d’Italia Sergio Mattarella. Egli ricorderà certamente la Medaglia d’Oro al valore militare assegnata a Boves e certamente un frammento di questa altissima onorificenza spetta anche al sammarinese Ghiotti. Altri partigiani sammarinesi combatterono per la libertà e la democrazia, tra i quali Alfonso Canti, Giovanni Comanducci, Giuseppe Giardi, Orfeo Giorgetti, Alessandro Maiani. Il Partito dei Socialisti e dei Democratici li ricorda tutti, sammarinesi coraggiosi, caduti armi in pugno contro il regime fascista e il suo alleato invasore nazista. Onoriamo sempre e per sempre la memoria imperitura di chi seppe scegliere libertà e democrazia, resistendo all’oppressione e all’aggressione. Non dimentichiamo perciò coloro che ancora oggi lottano e combattono contro l’oppressione e l’aggressione a prezzo della vita. Il PSD è al loro fianco, in particolare di donne e uomini che in Iran lottano contro il crudele regime teocratico e in Ucraina resistono all’invasione russa, apice spietata e criminale di un’aggressione contro uno Stato associato all’Unione Europea come sarà la nostra Repubblica. Viva la libertà e la democrazia!”

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