San Marino. Il PSD chiede un piano nazionale pluriennale sull’eliminazione della violenza, delle molestie e della discriminazione di genere nel mondo del lavoro

San Marino. Il PSD chiede un piano nazionale pluriennale sull’eliminazione della violenza, delle molestie e della discriminazione di genere nel mondo del lavoro

La condizione femminile nel contesto lavorativo ha subito notevoli cambiamenti nel corso degli anni, ma resta ancora un terreno in cui è tutt’altro che conclusa la lotta per la parità di genere, che è indissolubilmente collegata al rispetto dei diritti, della dignità e dell’integrità della persona.

A sostenerlo, le donne del Partito dei Socialisti e dei Democratici, che aggiungono: “Ci teniamo a ricordare che il PSD ha offerto un importante contributo su questo tema.  La fondamentale Legge n. 97 del 2008 fu infatti il risultato dell’impegno sostenuto da San Marino nell’ambito della campagna contro la violenza sulle donne promossa nel 2006 dal Consiglio d’Europa, proprio sotto la Presidenza sammarinese del Comitato dei Ministri, guidato allora da Fiorenzo Stolfi, e con il coordinamento applicativo, a livello nazionale, di Patrizia Busignani. Sempre ad una iniziativa del PSD si deve la legge per il contrasto al fenomeno delle dimissioni in bianco, Successivamente San Marino ha tenuto il passo su questo terreno aderendo a rilevanti strumenti internazionali e adeguando il proprio ordinamento ai loro dettami.

Le molestie nei luoghi di lavoro e gli abusi di autorità sono questioni che richiedono una riflessione profonda e un impegno continuo. Riguardano comportamenti offensivi che possono includere insulti, umiliazioni, avances sessuali, commenti sessisti e altro ancora. Le donne, in particolare, sono spesso soggette a questo tipo di comportamenti, ma possono riguardare anche l’orientamento sessuale, l’appartenenza religiosa, etnica, o a qualsiasi aspetto della persona, Gli abusi di autorità sono strettamente collegati alle molestie e il più delle volte colpiscono donne in posizioni di minoranza o svantaggio. Questi abusi di autorità non solo limitano le prospettive di carriera delle donne, ma contribuiscono anche a perpetuare gli stereotipi di genere e la disuguaglianza, sono lesivi della dignità personale e del benessere psicofisico del soggetto sottoposto a vessazioni ed atti coercitivi, da parte del datore di lavoro o dei colleghi.

Certamente per prevenire e contrastare tali fenomeni si rendono necessari ulteriori interventi normativi, ma solo attraverso una crescita culturale e un’azione costante di educazione e sensibilizzazione, a partire dalla scuola e attraverso l’azione delle forze politiche e sociali, si potrà sconfiggere queste minacce tuttora presenti, anche in forme subdole, nel mondo del lavoro.

Con questo spirito le donne del PSD condividono quanto espresso nel comunicato dell’USL dello scorso 9 agosto e sostengono l’esigenza di continuare tale percorso, ed offrono la propria disponibilità per la stesura di un Piano nazionale pluriennale sull’eliminazione della violenza, delle molestie e della discriminazione di genere nel mondo del lavoro, che è una parte cruciale della ricerca della parità di genere, affinché le donne siano trattate con rispetto, equità e dignità”.

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