San Marino. Il Psd sulla Festa della liberazione dal fascismo: “Senza memoria del passato, non c’è futuro”

San Marino. Il Psd sulla Festa della liberazione dal fascismo: “Senza memoria del passato, non c’è futuro”

“Senza memoria del passato, non c’è futuro”.

Così il Partito dei socialisti e dei democratici in una nota incentrata sulla Festa della liberazione dal fascismo, a cui ha partecipato il 28 luglio scorso “onorando così la memoria storica della riconquistata libertà insieme al Corteo Reggenziale, la Guardia del Consiglio Grande e Generale, la Milizia Uniformata, la Guardia di Rocca e l’ambasciata d’Italia”.

Il 28 luglio 1943, giorno della fine del regime fascista, “ha ridato a cittadini e cittadine sammarinesi una vita indipendente e democratica; fu dura e ci vollero vent’anni in cui il Partito fascista sammarinese occupò tutti i gangli vitali dello Stato, violentando le nostre istituzioni con la complicità dei gruppi politici che ne permisero l’ascesa formando un famigerato ‘Blocco patriottico’”.
La Camera del Lavoro “fu incendiata” e gli oppositori “subirono violenze e soprusi; tra questi, i socialisti e democratici Gino Giacomini e Pietro Franciosi furono bastonati e costretti all’esilio”.

“Il regime fascista e i suoi finti ‘patrioti’, veri traditori della patria, consegnarono la libertà sammarinese nelle mani insanguinate di Mussolini e del Re d’Italia ‘Imperatore di Etiopia’, trascinando la Repubblica nel fango come mai prima era accaduto nella nostra lunga storia – sottolinea il Psd -. La Convenzione italo-sammarinese del 31 marzo 1939 sancì quest’ignominia con un’opprimente ‘amicizia protettrice’ che ci obbligava a non accettare l’amicizia di nessun’altro Stato, rendendoci così ostili e disprezzati dal mondo libero. Essa sfregiò la libertà sammarinese, soffocando la nostra indipendenza e sovranità stretta tra il regime fascista e il suo alleato nazista, criminali e sterminatori che trascinarono l’umanità nella guerra mondiale e nell’orrore della Shoah”.

Il 28 luglio “è un giorno capitale perché quel giorno libertà, indipendenza e sovranità furono riconquistate e San Marino ritrovò il proprio posto tra gli Stati liberi: ritrovò la sua storia”.
Un grande comizio popolare, convocato dal Comitato della Libertà nel teatro Concordia di Borgo Maggiore, “riunì i sammarinesi democratici che uniti vollero la fine del fascismo, raggiungendo con un imponente corteo dietro la bandiera bianco-azzurra la piazza della Libertà dove attendevano tanti altri cittadini”.
Proprio in quella piazza “oggi festeggiamo la nostra libertà riconquistata dalla democrazia”.

Una svolta che “al 2022 ci vede tutti eredi, nessun partito o movimento escluso, ma anche responsabili di rinnovare costantemente il senso di quella riconquista al fine di onorare la lotta per la libertà dei nostri più illustri avi ed evitare ricadute autoritarie e liberticide”.

Occorre, perciò, “fin d’ora prepararsi per celebrare l’ottantesimo anniversario di quell’evento cruciale che cadrà il prossimo anno”.
Il 28 luglio 2023 “sarà un giorno importante per l’antica Terra della libertà che potrà mostrare anche ai suoi numerosi visitatori la cura e la responsabilità della Repubblica nel celebrare e difendere il nostro massimo valore: la libertà”.

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