Il Consiglio Grande e Generale ha esaminato in prima lettura il “Codice di condotta per gli agenti pubblici”, in linea con le raccomandazioni del GRECO
Il secondo progetto di legge esaminato in prima lettura è il “Codice di condotta per gli agenti pubblici”, il cui obiettivo è quello di definire e precisare le regole di comportamento per gli agenti e i dipendenti pubblici da applicare ai casi concreti e di rafforzare la fiducia dei cittadini nell’imparzialità e nella trasparenza dei pubblici poteri. Attraverso una carta dei valori o codice di condotta è possibile specificare, a priori, i criteri di comportamento corretto in una varietà di casi, prevenire situazioni di irregolarità e prevedere una serie di sanzioni per coloro che non si attengono ai principi e prescrizioni ivi contenuti. Con questo codice, gli agenti pubblici vengono investiti dell’obbligo – che è anche una responsabilità – di conformare i loro comportamenti ai principi di lealtà, trasparenza e correttezza e di vigilare che tali valori siano tutelati ed osservati da tutti coloro che svolgono incarichi pubblici attraverso l’individuazione di misure e strumenti di controllo interno idonei a monitorare il rispetto del codice stesso.
Uno strumento che, indubbiamente, contribuisce a prevenire possibili fenomeni corruttivi nell’esercizio di funzioni pubbliche, in linea con le Raccomandazioni del GRECO.
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