David Oddone – L’Informazione di San Marino: Parla il candidato Pd al senato Pietro Grasso / “anche da ministro collaborazione col Titano” / “a San Marino potrebbe aiutare una procura antimafia. Le norme non vanno solo fatte ma anche applicate”
(…) Dottore, per quale motivo ha deciso di scendere nell’agone politico? “Il motivo è molto semplice: ho deciso di candidarmi perché dopo anni nei quali ho maturato diverse esperienze da pm, da giudice al maxiprocesso, da consulente e da procuratore, ho ritenuto che queste esperienze andassero messe al servizio della politica e del Paese. Ho proposto numerose volte presso le commissioni parlamentari Antimafia e Giustizia misure per rafforzare la lotta contro la criminalità ma ho capito che senza un’azione politica diretta certi risultati non si raggiungono. (…)
Da parlamentare e probabile futuro ministro quale sarà il suo approccio con la Repubblica di San Marino? “Ho avuto sempre degli ottimi rapporti di collaborazione con la Repubblica di San Marino quando ero magistrato, dunque non vedo perché dagli scranni del parlamento o qualora dovessi assumere incarichi di governo, non si debbano instaurare rapporti di collaborazione”. (…)
Che cosa ne pensa di una procura antimafia a San Marino? Potrebbe essere utile nella lotta alla criminalità organizzata? “Certo, perché potrebbe aiutare a coordinare il lavoro di tutti i giudici che si occupano di particolari indagini”.
Come giudica il sistema bancario sammarinese? E’ più trasparente oggi con le nuove normative delle quali il Titano si è dotato? “Le rispondo facendo un discorso generale che vale per tutti quanti e non solo per San Marino. Le leggi non basta solo farle, ma bisogna anche applicarle, attuarle e trovare il metodo per finanziarle”.
Significa che sul Titano le norme non vengono applicate? “A questa domanda credo possano risponderle i cittadini sammarinesi”.
A proposito di lotta alle mafie, a San Marino di fatto non è ancora possibile effettuare intercettazioni telefoniche. Qual è la sua opinione? “Se vogliamo combattere la criminalità organizzata sono due gli strumenti essenziali: le intercettazioni telefoniche e i collaboratori di giustizia. Questi ultimi permettono di capire quello che succede all’interno delle associazioni criminali, le relazioni con l’economia, quelle con la politica e con la mafia stessa”.
San Marino può ancora essere considerato un paradiso fiscale? “Questo è un giudizio che dà il Gafi e non do io. Anche in questo caso tuttavia non basta essere tolti dalla lista nera dei paradisi fiscali per affermare che non si consentono più quelle attività di occultamento di capitali e di investimento particolari”.
Crede che la ormai imminente ratifica dell’accordo di collaborazione fra Titano e Italia possa aiutare nella strada verso la trasparenza? “La ratifica rappresenta senza dubbio la base sulla quale fondare i futuri rapporti di collaborazione. Ma gli accordi da soli non bastano, bisogna poi effettivamente radicarli”.
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