Adesione all’Unione Europea, l’ UpR, Unione per la Repubblica, a fianco dei cittadini: Istanza d’Arengo sull’adesione all’Ue: SI’
L’Unione Per la Repubblica sosterrà pienamente, in occasione dell’imminente sessione consigliare, l’istanza d’Arengo presentata da alcuni cittadini sammarinesi affinché il Consiglio Grande e Generale impegni il Governo a presentare formale domanda di adesione della Repubblica di San Marino all’Unione Europea. Si tratta, infatti, di una scelta irrinunciabile indispensabile per dare credibilità alla strada intrapresa dal nostro Paese verso l’integrazione e la trasparenza richiesta dagli standard internazionali.L’adesione “senza se e senza ma” all’Unione Europea avrebbe un valore strategico e politico, permettendo alla Repubblica di San Marino di riconquistare una sovranità nella capacità di determinare e condizionare decisioni e processi. Non solo. La richiesta di adesione sarebbe anche una soluzione all’urgenza che ha il nostro Stato – in questo momento – di riqualificare e riposizionare la propria immagine a livello internazionale. Strade alternative, come ad esempio la presentazione in aula di ordini del giorno pasticciati e confusi per giustificare l’eventuale rigetto dell’istanza, non servono. Perché se fosse così assisteremmo – in poco tempo – alla seconda presa in giro verso i cittadini dopo la mancata celebrazione del referendum dello scorso marzo. [c. s. UpR]
L’Unione Per la Repubblica sosterrà pienamente, in occasione dell’imminente sessione consigliare, l’istanza d’Arengo presentata da alcuni cittadini sammarinesi affinché il Consiglio Grande e Generale impegni il Governo a presentare formale domanda di adesione della Repubblica di San Marino all’Unione Europea. Si tratta, infatti, di una scelta irrinunciabile indispensabile per dare credibilità alla strada intrapresa dal nostro Paese verso l’integrazione e la trasparenza richiesta dagli standard internazionali.L’adesione “senza se e senza ma” all’Unione Europea avrebbe un valore strategico e politico, permettendo alla Repubblica di San Marino di riconquistare una sovranità nella capacità di determinare e condizionare decisioni e processi. Non solo. La richiesta di adesione sarebbe anche una soluzione all’urgenza che ha il nostro Stato – in questo momento – di riqualificare e riposizionare la propria immagine a livello internazionale. Strade alternative, come ad esempio la presentazione in aula di ordini del giorno pasticciati e confusi per giustificare l’eventuale rigetto dell’istanza, non servono. Perché se fosse così assisteremmo – in poco tempo – alla seconda presa in giro verso i cittadini dopo la mancata celebrazione del referendum dello scorso marzo. [c. s. UpR]