L’organizzazione sammarinese degli imprenditori contesta per l’ennesima volta il nuovo contratto Industria, che, per essere definitivamente approvato, dovrà affrontare il referendum del settore industria.
San Marino Oggi: “Comporta un aumento della cassa integrazione e della disoccupazione” / Osla: “Contratto Industria va bene? È una bugia”
L’organizzazione sammarinese degli imprenditori contesta, ancora una volta, il contratto Industria. A subire le critiche sono i delegati sindacali dell’Anis e della Csu che hanno approvato l’accordo per il rinnovo. Per l’Osla la percentuale del 61% (84 sì, 53 no ed una scheda bianca) è “sintomatica delle divisioni che esistono all’interno del sindacato e della delusione contrattuale di una nutrita fetta dei lavoratori che rappresenta”. “E’ una bugia che l’aumento dell’orario di lavoro sia la direzione intrapresa anche da altre realtà quali la Germania e la Francia – critica nel comunicato -. E’ una bugia che il contratto tra Anis e Csu sia il migliore possibile in questo momento
storico. Quest’ultima é soltanto una sciocca frase di marketing studiata per fare digerire l’indigeribile”. Considerare necessaria l’abolizione di tre festività da recuperare eventualmente nel monte ferie “é un’altra bugia”. L’Osla comprende coloro che hanno votato no, perché “temono gli effetti che questo accordo, senza la previsione di una rinnovata politica dei redditi, avrebbe sulle imprese
in un momento in cui le principali economie mondiali riducono gli orari di lavoro”. “Il contratto sottoscritto, e per fortuna non ancora in vigore – si legge nella nota -, comporterebbe da una parte solo un aumento dei costi per le aziende e dall’altra un aumento prima della cassa integrazione e poi della disoccupazione”. (…)
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