La Confederazione democratica dei lavoratori sammarinesi ha consegnato ieri mattina il quesito referendario Salva Stipendi ai Capitani Reggenti e lanciato la campagna di raccolta firme. Nel frattempo si lavora per ricucire lo strappo con la Csdl, contraria all’iniziativa.
Ne parla l’Agenzia Dire-Torre1
Non e’ certo intenzione del sindacato, commenta Tura, “abdicare dalla funzione contrattuale.
Sono
state dette molte cose sulla nostra proposta, anche inesatte. Sono
state fatte delle provocazioni sull’aspetto antisindacale, quando in
Europa molti piccoli Stati ricorrono a
sistemi di indicizzazione”,
come Cipro, Lussemburgo e Malta. Si tratta di una proposta, prosegue,
per difendere almeno le retribuzioni, dato che “alcun datori di lavoro
non hanno
interesse a rinnovare i contratti scaduti anche da diversi anni”.
Il
suo peso lo dara’ il numero delle firme e l’obiettivo e’ andare ben
oltre le 500 necessarie, dato che la platea conta 19.500 lavoratori.
Fondamentale anche “accorciare il piu’ possibile i tempi”, dato che una
eventuale crisi di governo potrebbe distogliere attenzione.
La Cdls
conta inoltre di ricucire lo strappo con la Csdl. “Con Giuliano
Tamagnini- dice Tura- ci siamo visti anche ieri, le opinioni sono
diverse, ma non c’e’ ostilita’ e la Csu rimane
unita su molti aspetti”. Certo “sappiamo i rischi che corriamo.
Se
si sbaglia qualcuno andra’ a casa, ma nella diversita’ di idee si puo’
anche collaborare. Il percorso e’ diverso ma analisi e obiettivi sono
identici”. Senza dimenticare, aggiunge Tura, che “con questa iniziativa
ristabiliamo un rapporto di forza al tavolo della trattativa con i
datori di lavoro”.