San Marino. La Cot verrà gradualmente superata. I 12 infermieri assegnati ai Centri Sanitari

San Marino. La Cot verrà gradualmente superata. I 12 infermieri assegnati ai Centri Sanitari

Segretario Mariella Mularoni: “L’Iss conferma la volontà di erogare servizi con standard di alto livello e di garantire un servizio efficiente ed equo”.

L’annuncio ieri in conferenza stampa

La tanto contestata Centrale operativa territoriale, Cot, verrà gradualmente superata e i dodici infermieri ad essa assegnati verranno destinati nei Centri sanitari maggiori di Murata, Serravalle e Borgo Maggiore per ricreare maggiore efficienza nei presidi sanitari dei Castelli e contribuire così a ricreare quel rapporto medico-paziente messo fortemente in crisi negli ultimi anni.

Lo ha annunciato ieri in conferenza stampa il Segretario di Stato alla Sanità Mariella Mularoni relazionando, a un mese dal suo insediamento, sulle iniziative messe in atto per efficientare e migliorare i servizi agli utenti.

“Tra queste avevamo già indicato la riorganizzazione della Cot, la riduzione delle liste di attesa e l’adozione dell’atto organizzativo”, ha ricordato il Segretario Mularoni.

“Per quanto riguarda la riorganizzazione della Cot – ha spiegato – già da ieri ho ricevuto un primo piano di ristrutturazione da parte dei sanitari e dei dirigenti incaricati alla riorganizzazione La Cot ormai è in una fase di revisione, ha esaurito il proprio obiettivo, ed è necessario oggi recuperare quel rapporto, tanto richiesto dai nostri utenti, del paziente con il proprio infermiere e con il proprio medico. Quindi cercheremo di ricreare questo rapporto andando anche verso un efficientamento del servizio”.

Così “gli attuali 12 infermieri che effettuano il triage presso la Centrale Operativa Territoriale, verranno ridistribuiti in maniera graduale, sottolineo graduale proprio per non creare disservizio all’utenza, nei tre centri principali di Borgo Maggiore, Murata e Serravalle. In questa maniera, andando a potenziare i tre centri principali, noi contiamo di rispondere alle esigenze dell’utenza che richiede appunto una maggiore attenzione, un maggiore confronto e necessità soprattutto di efficientamento del servizio per dare risposte immediate agli utenti”.  Per quanto riguarda i tempi “contiamo già da fine mese di agosto di iniziare questo periodo di transizione dalla Cot a questo nuovo assetto in maniera graduale”.

Ci sarà quindi ancora un perio- do intermedio in cui una parte di infermieri resterà alla Cot e una parte verrà spostata nei centri sanitari.

“Sarà una cosa graduale”, ribadisce il Segretario alla Sanità. Il Segretario Mularoni ha anche comunicato che il 25 luglio scorso il Congresso di Stato ha adottato l’atto organizzativo dell’Iss e il fabbisogno. Documenti che saranno oggetto di confronto con i sindacati e con le forze politiche. Confronto che nella prima fase riguarderà i servizi amministrativi e dovrebbe occupare fino alla fine di settembre. Dopodiché si procederà con il confronto più corposo relativo a tutti gli altri servizi in capo all’Iss. L’obiettivo è arrivare al termine del lavoro entro la fine dell’anno.

Quanto poi alle liste di attesa “ho chiesto da subito – ha detto il Segretario – un piano per il recupero delle liste di attesa. I Dirigenti incaricati sono partiti da un’analisi dei carichi di lavoro e hanno verificato anche i tempi di attesa per la prestazione specialistica e se erano compatibili con gli obiettivi del piano sanitario e socio sanitario. Possiamo dire che già dalla ricognizione di luglio ci sono stati dei risultati in alcuni ambiti, riorganizzando le risorse già esistenti e in forza all’Iss, quindi a zero costi. Contiamo inoltre già nelle prossime settimane, o comunque dal mese di settembre-ottobre, di intervenire ulteriormente negli ambiti in cui ci sono più criticità. Se non fosse sufficiente la riorganizzazione delle risorse interne, si prevede la possibilità di contratti di collaborazione per gli ambulatori specialistici”.

Sempre nell’ambito dell’efficientamento, anche la possibilità di effettuare un re-call telefonico di conferma della visita da effettuare, alcuni giorni prima dell’appuntamento. “Quello che succede oggi – spiega il Segretario di Stato – è che tantissime visite vanno deserte, i nostri assistiti non comunicano l’assenza e quindi in quel caso i posti prenotati non possono essere sostituiti”. Inoltre si stanno valutando anche altre modalità di prenotazione, come la prenotazione della prima visita direttamente dal medico di base per evitare trafile burocratiche.

Tra le ipotesi al vaglio anche la possibilità di un periodo di formazione dei medici di base affiancati ai medici specialisti. “Il tema è che l’affiancamento e la conseguente formazione del medico di base accanto allo specialista, potrebbe consentire al medico di base di fornire una prima risposta immediata anche in ambito specialistico, soprattutto andando a sgravare quelle liste di attesa che presentano più criticità”, ha affermato il Segretario, spiegando che si tratta al momento di una ipotesi al vaglio del gruppo che sta lavorando sul problema delle liste di attesa.

Comunque “l’Iss conferma la volontà di erogare servizi con standard di alto livello e di garantire un servizio efficiente ed equo. Tutto questo richiederà un impegno importante e un a ottimizzazione delle risorse”, ha specificato il Segretario Mularoni.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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