Tiri Mancini e colpi di Grazia
ANTONIO FABBRI – All’ombra dello scrannone e con l’aura di un’ostentata e sostenuta intangibilità, è successo quello che mai si era visto finora: la più deleteria crisi tra poteri dello Stato che la Repubblica abbia mai vissuto. Succede così che si aggiorna un Consiglio giudiziario e si prende tempo: tiri Mancini per giungere alla riunione successiva con una strategia confezionata dall’esterno e dare alla separazione dei poteri e ai giudici il colpo di Grazia, impedendo loro, prima, di prendere la parola e, poi, di votare una propria determinazione. (…)
La coltre di silenzio e ipocrisia di chi porta all’esaltazione ciò che è biasimevole, non può però impedire, a chi abbia gli occhi liberi dalla patina opaca di una narrazione distorta, di esercitare, di fronte a tiri Mancini e colpi di Grazia, quanto meno il proprio diritto di sindacato.
Articolo tratto da L’informazione di San Marino
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