San Marino. Sorprendente affermazione del Segretario di Stato alla Istruzione, Giuseppe Maria Morganti, leader del Partito dei Socialisti e dei Democratici: “la politica ha resuscitato un paese morto” (da San Marino Rtv).
Le cose stanno veramente così?
La indagine Conto Mazzini ha portato allo scoperto un gruppo criminale che per oltre una decina di anni ha gestito il Paese con la collaterale assistenza di Banca Centrale. Sono finiti sotto processo decine di uomini politici – fra cui ex Segretari di
Stato ed ex Capitani Reggenti – per aver messo in moto un sistema di
corruzione per 800/1100 milioni di euro.
Il governo appena andato in crisi, e di cui lo stesso Morganti ha fatto parte, ha contribuito validamente a portare il Paese alla “catastrofe” (termine usato dallo stesso Morganti in Consiglio Grande e Generale) almeno con due atti specifici: graziando, di fatto, gli evasori della monofase ed i furfanti del sistema bancario, che hanno provocato danni allo Stato per centinaia e centinaia di milioni.
Eppure responsabili della catastrofe siamo noi, comuni cittadini.