Lorenzo Lonfernini, coordinatore Upr, interviene sul “bilico di letame maleodorante che accosta in maniera sistematica la nostra Repubblica alla camorra e alla malavita organizzata”.
Dai processi, quelli veri che si celebreranno nei Palazzi di Giustizia, attendiamo con impazienza le
risposte. Ci piacerebbe che ad occuparsi della grave situazione non
fossero solamente i tribunali italiani dato che anche qua, in
Repubblica, ne abbiamo uno molto “ben strutturato” che pare però
latitare dal punto di vista dell’iniziativa.
Sul versante politico
occorre però determinazione e risolutezza nell’azione affinché sia la
politica stessa (fino a che è in tempo) a fare pulizia isolando le mele
marce che paiono trasversali agli schieramenti precostituiti. Il
Consiglio Grande e Generale si è dotato di alcuni strumenti che devono
essere fatti funzionare e devono giungere celermente a delle
conclusioni. E’ in gioco la credibilità dell’intero Paese e non solo
quella dei Consiglieri. Più che assistere alle roboanti dichiarazioni di
alcuni leader di partito udite nei giorni scorsi o alle sparacchiate a
salve che assomigliano tanto a quel tipo di abluzione cara a Ponzio
Pilato invito tutti i Consiglieri della Repubblica (almeno tutti quelli
non coinvolti) a farci riscoprire il bello della politica che di fronte a
delle insinuazioni (ma si potrebbe dire dei fatti) così gravi ed
infamanti si rimbocca le maniche e si mette al servizio della verità.
Costi quel che costi.
Leggi intervento Lorenzo Lonfernini (Upr)