Corriere Romagna San Marino: Smi contrattacca e denuncia il cliente / La querela per falso giuramento depositata dal conte Pasquini il 3 agosto
San Marino. Smi: contro la condanna al maxi risarcimento all’ex cliente, parte la denuncia per falso giuramento. La finanziaria del conte
Enrico Maria Pasquini risponde così alla sentenza civile di secondo grado emessa a fine luglio, con la quale il giudice Guido Guidi condannava la Smi a risarcire per 4 milioni e 700mila euro un suo ex cliente, Ferdinando Bozzo, secondo cui la finanziaria non avrebbe contabilizzato alcune operazioni finanziarie per 9 miliardi di lire. Ma le dichiarazioni rese da Bozzo, secondo la Smi, non sarebbero vere: da qui, la querela per falso giuramento, sporta dal conte Pasquini il 3 agosto scorso.
Ora la palla passa al tribunale penale.
La sentenza civile firmata da Guidi risale al 30 luglio scorso: assieme a una serie di operazioni borsistiche, alla fine degli anni Ottanta l’investitore Bozzo aveva aperto presso la società un mandato di gestione fiduciaria per l’acquisto di titoli azionari in borsa (Acquedotto Nicolaj). Secondo l’ex cliente, che il 4 ottobre del 2001 aveva citato la Smi al tribunale civile, la società avrebbe omesso di contabilizzare alcune operazioni finanziarie (cessioni su titoli Acquedotto) effettuate per un controvalore dei vecchi 9 miliardi di lire. La Smi negli ultimi due anni è diventata nota, però, per altre vicende giudiziarie: l’inchiesta condotta dalla procura di Roma sui legami tra la finanziaria e il gruppo Amphora, legato ancora una volta al conte Pasquini.
Vedi comunicato Smi su reperibilità conte Pasquini