San Marino. Lettera con insulti e minacce nella buchetta della posta di una donna

San Marino. Lettera con insulti e minacce nella buchetta della posta di una donna

Lettera di gravi minacce: “Ti aspettiamo fuori dal confine”. La destinataria del plico anonimo ha informato le autorità sul Titano e in Italia.

ANTONIO FABBRI – Una busta rossa, lo scorso 16 marzo, è giunta all’abitazione sammarinese di Gisella Micheloni. Nella busta una lettera con insulti e minacce all’indirizzo della donna.

“Non so per quale motivo mi sia stata inviata questa lettera. Devo confessare che mi sono preoccupata perché le minacce contenute nella lettera sono pesanti. Ho fatto denuncia al tribunale di San Marino e segnalato la cosa anche alle autorità italiane, perché nella lettera c’è anche scritto che vogliono prendermi e farmi del male oltre confine”. La donna al momento non ha certezze su chi possa avere inviato la lettera.

“Posso fare solo ipotesi che però tengo per me e riferirò soltanto all’autorità allo scopo di aiutare le indagini – dice -.

Posso solo dire che forse sto dando fastidio per le denunce che ho fatto e che era mio diritto e dovere fare, soprattutto per la vicenda della morte di mia mamma, che era ospite del Casale la Fiorina e che, secondo la denuncia che ho presentato sulla base dei referti medici, non fu a mio modo di vedere adeguatamente assistita. Una vicenda – aggiunge – per la quale sono indagate sei persone”, riferisce la Micheloni.

Tornando alla lettera – che è scritta di proprio pugno, pare, da due persone diverse essendoci due grafie, un po’ in stampatello e un po’ in corsivo – contiene degli insulti e delle minacce da non sottovalutare.

Ci sono delle minacce vere e proprie: “Devono legarti a un albero e lasciarti lì per sempre”. Quindi la minaccia più pesante: “Siamo un gruppo di amici di qui qualcuno ti conosce molto bene. Abbiamo già premesso che in cella non ti possono mettere perché inquini tutto l’ambiente. Lo faremo noi ti aspettiamo fuori del confine, così non inquini la nostra Repubblica. Lo faremo con molta calma. Siamo tutti giovani pertanto il tempo l’abbiamo. Vieni serpente!!!”.

E’ stata dunque sporta denuncia. “Spero si possa risalire a chi ha scritto e inviato questa lettera – prosegue Gisella Micheloni – sicuramente, essendo scritta di pugno dagli autori, si potrà risalire a questi da un esame della calligrafia e, magari, dalle telecamere. Ma questo è lavoro degli inquirenti. Mi chiedo solo in che società viviamo.

Comunque, per quanto mi riguarda, cercherò di stare più attenta possibile e tenere gli occhi aperti viste queste minacce, ma la mia battaglia non si fermerà certo per questo”, conclude la Micheloni.

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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