San Marino. Lettera dei correntisti ex Cis ai membri del Consiglio Grande e Generale

San Marino. Lettera dei correntisti ex Cis ai membri del Consiglio Grande e Generale

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di Thomas Biagi del Comitato correntisti sammarinesi ai membri del Consiglio Grande e Generale della Repubblica di San Marino:

“Ill.mi consiglieri,

‘Chi non cambia mai idea, non cambierà mai nulla’. Con queste parole Winston Churchill criticava coloro che, sia in politica che nella vita, pensano che decisione e scelte debbano essere intese, per sempre, come definitive e non si debbano adattare ai mutamenti e alle evoluzioni della
società e della storia.

Con questo auspicio e con questo spirito, come rappresentante di centinaia di famiglie colpite dai provvedimenti che hanno interessato Banca Cis, mi rivolgo ai membri del Consiglio Grande e Generale.

Vi chiedo di avere il coraggio di cambiare idea.

Mi rivolgo a tutti, a nome di tutte quelle famiglie, senza distinzione di partito e di appartenenza, a chi fa parte dell’attuale maggioranza e chi dell’opposizione, per portare, per l’ennesima volta, alla vostra attenzione le vicende che ci hanno coinvolto.

Come sapete a seguito della procedura di risoluzione di Banca Cis, a mezzo di plurimi provvedimenti normativi approvati da parte vostra, ci era stata garantita la restituzione dei nostri risparmi a mezzo di conversione in obbligazioni Bns, garantite dallo Stato, aventi scadenza al
luglio 2022, luglio 2024 e luglio 2026.

Pochi giorni prima della scadenza delle prime, a mezzo della legge n. 94 del 2022, le obbligazioni Bns sono state convertite in titoli di Stato aventi scadenza nel 2032.

Successivamente anche per le altre obbligazioni è stata tracciata la via della conversione in  titoli aventi scadenza al 2037 e al 2042 attraverso i decreti delegati n. 168 e n. 169 del 16/12/2022.

Abbiamo tentato a più riprese, tramite contatti informali e iniziative formali (da ultimo, ricordiamo l’Istanza di Arengo depositata il 2/4/2023) di ottenere ascolto e possibilità di confronto con le istituzioni, in particolare con quelle governative.

Sino ad oggi quelle iniziative sono state puntualmente rigettate da parte della maggioranza di voi.

Siamo sempre stati consapevoli dei reali responsabili del dissesto di Banca Cis e, credeteci, siamo i primi che vorrebbero vederli puniti per le loro azioni.

Siamo, però, altrettanto convinti che i  semplici risparmiatori non possano né debbano pagare per responsabilità che non solo le loro
avendo avuto come unica colpa quella di aver depositato i propri risparmi in un istitutoautorizzato e vigilato da Banca Centrale.

Siamo, infine, convinti che se le istituzioni e lo Stato fanno delle promesse ai cittadini sulle quali questi fondano le loro scelte e prospettive di vita per sé, le loro famiglie e le loro aziende, queste debbano essere rispettate.

Dinanzi al silenzio assordante degli ultimi mesi finalmente, negli ultimi giorni, anche a seguito di un franco confronto intervenuto in segreteria Finanze tra il sottoscritto e il segretario Gatti, sono stati lanciati segnali di disponibilità a venire incontro alla situazione degli ex correntisti di Banca Cis.

Segnali che, finalmente, recepiscono quello che è il messaggio che i risparmiatori hanno sempre voluto trasmettere: non chiediamo l’impossibile, ma ci aspettiamo di individuare soluzioni alternative a quella di tenere congelati i risparmi di una vita per 10, 15 e 20 anni.

Chiediamo soluzioni sostenibili con gli equilibri delle finanze pubbliche, ma che siano ispirati a criteri di progressività e proporzionalità nei rimborsi così come ci erano stati garantiti.

Il segretario di Stato, Gatti, in recenti dichiarazioni rese al quotidiano ‘Milano Finanza’ ha aperto all’ipotesi di ‘rimborsare inizialmente fino a 50mila euro e poi arrivare, al massimo nel giro di 1-2 anni al rimborso totale della prima classe’.

La consideriamo un’apertura significativa. Ma alle parole, adesso, devono seguire i fatti e i provvedimenti normativi.

Provvedimenti che, nei nostri auspici, dovrebbero riguardare, oltre alle modalità e alle tempistiche di rimborso dei titoli secondo le direttrici indicate dal segretario, anche la regolamentazione del mercato secondario – oggi, di fatto, inesistente, considerato che nessun attore, né privato né istituzionale intende acquistarli anche a fronte di consistenti svalutazioni – e la necessità di impiegare immediatamente gli attivi recuperati esclusivamente al rimborso dei risparmiatori senza destinarli alla spesa corrente.

Chiediamo di intervenire con urgenza perché, per certe famiglie, la situazione sta diventando insostenibile con i risparmi di una vita messi in congelatore da troppo tempo!

Vi invitiamo, quindi, superando sterili steccati ideologici e rivendicazioni sulle rispettive responsabilità, avendo a cuore solo gli interessi delle centinaia di famiglie coinvolte, di contribuire a questo percorso virtuoso.

Per quanto mi riguarda, per quanto ci riguarda, noi ci siamo con le nostre proposte e con la nostra buona volontà e siamo disponibili a partecipare a qualsivoglia iniziativa che venga promossa per individuare soluzioni accettabili e sostenibili alla nostra situazione.

Noi saremo, come sempre, in fiduciosa – ma vigile – attesa, confidando davvero che, stavolta, le promesse non siano scritte sulla sabbia”.

Thomas Biagi (Comitato correntisti sammarinesi)

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