San Marino. Lettera Enti UE, BCSM: “Allo stato attuale non c’è una piena conoscenza del nostro sistema”

San Marino. Lettera Enti UE, BCSM: “Allo stato attuale non c’è una piena conoscenza del nostro sistema”

Rassegna stampa – Le valutazioni espresse durante la conferenza stampa finale della visita del Fmi. Il direttore Vivoli “Noi stessi desideriamo interagire con queste tre autorità”.

ANTONIO FABBRI. “E’ chiaro che anche data la posizione di San Marino, che è integrato in Italia che a sua volta è integrata in Europa, una maggiore integrazione del paese lo rafforzerà”.

Ne è convinto il capo delegazione del Fondo Monetario Borja Garcia, che ha risposto così alla domanda dei cronisti sul negoziato Ue, durante la conferenza stampa di fine missione “Article IV”, lo scorso 28 settembre. “Naturalmente, come Fondo Monetario – ha proseguito – focalizziamo la nostra attenzione sulle implicazioni economiche derivanti da una maggiore integrazione, quindi non valutiamo quelli che sono gli aspetti sociali o culturali che derivano dall’accordo di associazione”.

Quindi dal punto di vista delle valutazioni economiche “già numerosi operatori sammarinesi sono integrati con il mercato europeo per quanto riguarda, ad esempio, esportazioni nel manifatturiero o il settore del turismo – ha detto Garcia – Quindi già questi operatori si trovano a soddisfare gli standard richiesti dall’Europa per avere accesso al mercato Ue. Tuttavia devono fare fronte anche agli ostacoli burocratici che, sicuramente, con un accordo di associazione verrebbero rimossi. Quindi per questi settori l’accordo di associazione dovrebbe portare vantaggi importanti.

Per quanto riguarda il settore finanziario – ha proseguito il capo delegazione del Fmi – l’integrazione richiede l’adozio- ne degli standard europei non soltanto per le banche, ma per tutto il sistema finanziario in generale.

Quindi è necessario un periodo di transizione per l’adozione di questi standard. Transizione che dovrà avvenire in maniera graduale, per non arrecare una destabilizzazione del sistema bancario sammarinese. Sarà importante anche il ruolo che svolge Banca Centrale in quan- to regolatore e supervisore del sistema bancario sammarinese. L’adozione del quadro europeo comporterà dei costi, sia per le banche, per poter soddisfare gli standard richiesti dall’Europa, ma anche per Banca Centrale in quanto ente di vigilanza e supervisore del sistema. Appunto perché Banca Centrale possa svolgere con efficienza questo ruolo e possa farlo in maniera indipendente – spiega Garcia – oltre all’integrazione occorrerà rivedere anche la struttura finanziaria di Bcsm, affinché possa adempiere le proprie funzioni in posizione forte”.

Sul sistema bancario sammarinese pesano le perplessità di una lettera, emersa nei giorni scorsi ma datata 22 giugno 2022 e indirizzata alla Commissione Ue, sottoscritta dai tre enti regolatori dei settori bancario, finanziario e assicurativo dell’Ue.

Su questa missiva, in occasione della conferenza stampa del Fmi, hanno fatto le loro valutazioni i vertici di Banca Centrale, rispondendo alle domande sul punto. “Credo che bisognerebbe focalizzarsi sui contenuti e sugli effetti della lettera – ha detto la presidente di Bcsm, Catia Tomasetti – Francamente circa i contenuti li condivido, non nelle critiche e non come sono stati interpretati, ma nella finalità che quella lettera aveva. Giustamente le tre autorità hanno rivolto alla Commissione europea la richiesta di rafforzare i loro staff perché, entrando tre paesi con delle proprie peculiarità… francamente anche io, come Banca Centrale, se mi arrivassero nuove banche da supervisionare, direi ‘attenzione ci sono nuovi aspetti da valutare con queste nuove banche’ e vorrei potermi strutturare per poterlo fare.

Quindi, il contenuto per come è stato pubblicizzato a mio modesto avviso non è stato compreso a pieno e, per come l’ho inteso io, è un contenuto assolutamente condivisibile”. Sugli effetti: “penso – aggiunge la presidente di Bcsm – che la conferma di questa interpretazione del contenuto si ritrovi negli effetti, perché la lettera di diversi mesi fa è stata gestita in piena autonomia dalla Commissione che ha ritenuto di non dover informare i Paesi. Se la lettera avesse avuto contenuto diverso e fosse stata una critica a come i singoli paesi affrontavano temi cogenti e imprescindibili, sicuramente noi qui saremmo stati informati, e la negoziazione avrebbe avuto un diverso andamento. Quindi, mai sottovalutare nessuna forma di commento esterno, però credo che in questo connubio ci sia della positività”.

Precisa poi un altro aspetto il Direttore di Bcsm, Andrea Vivoli: “Sicuramente allo stadio attuale non vi è una piena conoscenza da parte delle tre autorità della nostra realtà. Si avverte ancora una distanza. Si parla poi di tre realtà molto diverse, San Marino, Monaco e Andorra, che hanno tre storie, tre caratteristiche completamente differenti. Quella lettera tradisce una preoccupazione a fronte di una non piena conoscenza. Ma questa piena conoscenza è proprio quello che noi invece auspichiamo a livello tecnico. Noi stessi desideriamo che queste tre autorità tecniche possano interagire con la Banca Centrale di San Marino – ha detto il direttore – per poter approfondire tutti i temi, per poter verificare la nostra situazione, la nostra fisionomia proprio come panorama finanziario, la nostra regolamentazione e capacità. Sulla base di questo credo che vi siano le premesse per un rapporto virtuoso, di collaborazione per integrarci nel mercato unico in maniera ancora più robusta. Questo, ripeto, era solo l’inizio di un percorso e tradisce una ridotta conoscenza che deve essere colmata”, ha concluso Vivoli.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 19

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy