San Marino. Libera: “Danno e beffa per i lavoratori salariati dell’Azienda per i Lavori Pubblici”

San Marino. Libera: “Danno e beffa per i lavoratori salariati dell’Azienda per i Lavori Pubblici”

Libera, con un comunicato, interviene sul tema dei rinnovo del contratto di lavoro dei salariati dell’Azienda per i Lavori Pubblici.

“Dodici anni di attesa per i 130 lavoratori salariati dell’Azienda per i Lavori Pubblici – scrive Libera -, che sembravano finalmente terminati, con l’adozione da parte del Congresso di Stato della Delibera n. 47 dell’11 aprile 2022 che dava mandato al Segretario di Stato per il Territorio Canti di avviare e concludere entro il 30 giugno 2022 (si, 2022!!) la trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro – un contratto molto diverso da quello di tutto il rimanente settore pubblico – comprensivo dell’ “aggiornamento della componente retributiva”.

Dodici anni in cui le paghe di questi lavoratori salariati, già particolarmente basse, hanno visto anno dopo anno perdere potere di acquisto e la possibilità di arrivare a fine mese e provvedere alle proprie famiglie in modo dignitoso. In quest’ultimo anno in particolare, i rincari della benzina e della borsa della spesa di ogni giorno, uniti ad una inflazione che si avvia a raggiungere le due cifre come non capitava ormai da 30 anni, creano una situazione di emergenza senza precedenti, che pareva potere trovare qualche risposta.

Invece, dopo un lungo lavoro di aggiornamento che doveva portare al rinnovo del contratto, inspiegabilmente, il Segretario Canti si è fatto di nebbia, anche se siamo in estate e ha fatto candidamente presente che l’aspetto mancante del contratto, l’aumento della parte economica, è un aspetto “di carattere politico” e che il Governo intende fare un “ragionamento unanime su tutti quelli che sono i rinnovi contrattuali” viste le condizioni economiche del Paese.

Segretario Canti, ma ci è o ci fa? La delibera è dello scorso aprile, quando le condizioni economiche del Paese erano ben conosciute, come può, lei ed il Governo, prendere in giro questi lavoratori facendo credere con un atto istituzionale come una Delibera del Congresso di Stato di volere risolvere la loro situazione e poi fare dietrofront? Comico che si venga a far presente che l’aumento delle retribuzioni di questi lavoratori è una questione politica, Lei cosa fa al Governo se non politica? Delle due l’una: o li avete presi in giro l’11 aprile adottando una delibera che sapevate non avreste rispettato, oppure li prendete in giro oggi dopo la trattativa, cambiando le carte in tavola e rimangiandovi gli impegni presi. Non sarà che allungare il rinnovo del contratto verso la fine della legislatura potrebbe nascondere fini elettorali?

Suvvia Segretario Canti, è estate ed i colpi di sole possono dare alla testa, ma le prese in giro proprio no, su una questione di dignità dei lavoratori e delle loro famiglie, proprio non ci stanno. Oltre al danno economico di questa ondata di caro prezzi sulle loro condizioni di lavoratori salariati anche la beffa di averli illusi che si sarebbe data una risposta. Per l’ennesima volta le diciamo che è ora di essere seri, Segretario Canti; il Paese in difficoltà esige serietà, se non è in grado di garantirla è tempo di lasciare la poltrona e lei dovrebbe essere il primo a farlo”

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