Emendamento congiunto con la Dc, Libera: “Tutela il paese. Prossima legislatura sarà cruciale per San Marino”

Emendamento congiunto con la Dc, Libera: “Tutela il paese. Prossima legislatura sarà cruciale per San Marino”

“Che le due forze più rappresentative del paese si siano impegnate con un emendamento che andrà approvato nella finanziaria, quindi nel provvedimento più importante della politica, a prevedere nei prossimi anni un coinvolgimento della società con l’espansione dell’oggetto della Commissione mista, noi lo riteniamo un risultato molto importante. Questo emendamento tutela il paese”.

Così Libera, per bocca di Luca Boschi, ha spiegato in conferenza stampa la scelta di depositare con la Dc un emendamento alla finanziaria un po’ particolare.

Ufficialmente si prevede di potenziare la Commissione mista per l’accordo con l’Europa, in realtà c’è molto di più. All’ultimo comma si prevede infatti “l’elaborazione di piani e strategie finalizzate al rilancio economico del Paese che tengano conto anche degli aspetti di natura più strettamente interni quali la politica dei redditi, la qualità del lavoro dipendente e autonomo, della sostenibilità del debito e che puntino a rafforzare il welfare, lo stato di diritto e lo sviluppo sostenibile“. Insomma, un embrione di programma del prossimo governo.

“Quelli della prossima legislatura – ha aggiunto Boschi – saranno anni importantissimi, cruciali per il nostro paese. Si dovranno porre le basi per quello che sarà il futuro del nostro paese, soprattutto in ottica ed in considerazione dell’accordo di associazione con l’Unione Europea. È un libro importante che è ancora tutto da scrivere. È per questo che abbiamo deciso di proporre, insieme all’altra forza altamente rappresentativa dell’elettorato di questo paese, un metodo totalmente diverso rispetto a quello che si è tenuto in questa legislatura. Un metodo di condivisione con la politica, con le associazioni di categoria, con le forze sindacali, con i cittadini, col Paese”.

Quindi è la base per una futura alleanza? Non proprio.

“Si sbaglia chi parla di inciucio o tatticismo. Abbiamo voluto blindare un metodo di lavoro per noi fondamentale per il paese. Di qui la scelta, al netto delle reazioni scomposte delle altre forze politiche.

L’assemblea programmatica di questa primavera – aggiunge – ha dato mandato di organizzare un’area di riferimento che possa costituire la prossima maggioranza finalmente a matrice riformista. Quindi questo resta l’obiettivo. È chiaro che ci presenteremo alle elezioni come forza di governo, forza di riferimento per i cittadini che auspicano esecutivo riformista sui temi civili”. Quindi l’appello: “Libera aspira a consolidare l’area riformista del paese: chi ci sta? Chi non può starci e perché? Il sospetto è che ci sia qualcuno che per forza debba andare a braccetto con la Dc”.

Vladimiro Selva aggiunge: “Questo è l’approccio con cui verrà attuato l’accordo con l’Ue, nella gestione delle opportunità e dei problemi. L’obiettivo è che il paese si faccia carico dell’accordo, tutti insieme. Abbiamo sulle spalle un debito pesantissimo, aperto in questa legislatura ma con radici più antiche nel sistema bancario. Aver dialogato con la forza più rappresentativa del paese è obiettivo di chiarezza. Ad ogni modo l’emendamento è aperto al contributo”. Anche Selva respinge l’accusa di inciucio: “Non ci sono accordi preelettorali. Non abbiamo nessuna intenzione di portare acqua a questo governo o di andare in coalizione con la Dc”. Su questa affermazione c’è stata poi la precisazione. No ad una coalizione prima delle elezioni, ma nessun veto ad allearcisi dopo le elezioni in base a ciò che decideranno i cittadini. Questo perché l’obiettivo è “l’avvicinamento di tutte le forze riformiste visto che i riformisti sono tanti nel paese”.

Un’affermazione parzialmente corretta da Iro Belluzzi: “Il paese è pieno di sedicenti riformisti che in realtà di riformista alcuni hanno solo la sigla. Libera è la prima forza di sinistra nel paese e per questo deve essere punto di aggregazione riformista”. Quindi l’appello affinché la maggioranza dichiari la fine della legislatura quanto prima: “La Dc ha detto nei mesi scorsi di voler continuare a stare il governo senza Rete per la visita di Mattarella, l’accordo Ue e la legge di bilancio. Ora ci siamo. La Finanziaria deve essere l’ultimo atto. Speriamo che già da gennaio si inizi a lavorare sui programmi di governo”.

Infine una battuta sull’incontro avvenuto sabato a Palazzo Begni tra il Pdcs e le altre forze socialiste-riformiste dell’arco parlamentare, quindi Psd, Elego e Alleanza Riformista: “È una mossa dell’amante tradita che va a rimostrare per accordi compiuti con l’altra parte di sinistra. Noi siamo la sinistra. Altri parlano solo di poltrone. Poi alcune presenze dimostrano che i senatori sono ancora figure importanti per quelle forze politiche. Di certo – ha concluso Belluzzi – con l’attuale maggioranza alle prossime elezioni non ci saremo”.

digià

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