Rassegna stampa – Prove di accordo per il prossimo governo tra Pdcs e Libera. Le due forze politiche firmano un emendamento, solo loro, per una sorta di Tavolo istituzionale 2.0 sull’integrazione europea. Promessa per un futuro matrimonio? Subito agitazione tra i cespugli
ANTONIO FABBRI – L’espediente pare essere sempre lo stesso. Quando tira aria di inciucio politico, salta fuori il tavolo istituzionale, o un surrogato di esso. Così, quanto proposto ieri ha tutta l’aria di essere un tavolo istituzionale 2.0 che ha la finalità politica principale, oltre a quella dichiarata con un emendamento alla legge di bilancio, di fare le prove generali per un accordo per il prossimo governo.
Dunque ieri, dopo una mattinata di fermento dove anche ci sono stati toni accesi nel dibattito sulla legge di bilancio, alle 12 e 59, in chiusura di seduta, è arrivato sul tavolo dei consiglieri un emendamento per attribuire alla “Commissione Mista”, istituita con legge del 2022, nuovi compiti in materia di integrazione europea.
Tra questi, monitorare i contenuti e l’applicazione dell’accordo e le eventuali criticità, incombenze e potenzialità oltre a mantenere “un dialogo costante e un tavolo permanente”, eccolo là, con tutti i soggetti interessati “per l’elaborazione di strategie finalizzate al rilancio economico del paese che tengano conto degli aspetti interni” quali “politica dei redditi, la qualità del lavoro dipendente e autonomo, della sostenibilità del debito e che puntino a rafforzare il welfare, lo stato di diritto e lo sviluppo sostenibile”. Ma non è tanto il contenuto dell’emendamento la notizia politica, quanto piuttosto chi lo ha firmato.
Dopo una mattinata agitata in Consiglio, l’emendamento è stato firmato soltanto da Democrazia cristiana e Libera.
Agli altri pare non sia stato neppure sottoposto per la firma, anche se a quanto si sa ci sarebbe stata anche la disponibilità da parte di altre forze a sottoscriverlo. Quelli che paiono di due futuri fidanzatini politici, invece, sembra abbiano volutamente “appartarsi”, quasi per fare una prova generale di accordo per il prossimo governo.
Quando è venuto fuori l’emendamento a firma Dc-Libera, la cosa ha generato un certo scompiglio, in particolare tra i cosiddetti “cespugli” di maggioranza. Almeno tra coloro che hanno capito la portata del segnale politico e del significato che questa firma, esclusiva ed escludente, può portare con sé. Anche perché pare che anche altri avessero manifestato condivisione dell’emendamento, ma sono stati messi da parte , dato che i due futuri “fidanzati”, hanno preferito appartarsi.
Di certo se son rose fioriranno, al momento gli altri pretendenti si trovano a dover fare attenzione alle spine,
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23
