San Marino. Libera: “Mutuo prima casa, assegni familiari, politiche economiche: i nostri interventi”

San Marino. Libera: “Mutuo prima casa, assegni familiari, politiche economiche: i nostri interventi”

“L’ultimo assestamento di bilancio oltre a constatare la fine della maggioranza e del Governo, oltre a ridimensionare fortemente le residenze fiscali non domiciliate sulle quali sono state sottolineate tutte le criticità grazie al lavoro in aula delle opposizioni, ha consentito di far approvare un paio di emendamenti proposti da Libera molto importanti”.

E’ quanto si legge in un comunicato stampa del gruppo Libera, che passa quindi in rassegna i provvedimenti:

“ASSEGNI FAMIGLIARI +10%, SERVE FARE ANCORA DI PIÙ

Infatti da adesso sono stati aumentati del 10% gli assegni famigliari che da decenni non venivano rivalutati nemmeno dopo l’impennata dell’inflazione al 6%. Da 69 a 75€ di assegno famigliare, un piccolo passo a cui però riteniamo vada data continuità e soprattutto prevista una riorganizzazione complessiva delle politiche sociali nel nostro Paese: e’ assurdo che aumentano i contributi visto che crescono i dipendenti privati e pubblici, diminuiscono i nuovi nati purtroppo, ma le risorse per fare politiche per la famiglia e per combattere la denatalità il Governo non le trova mai.

MUTUO PRIMA CASA: AUMENTA L’IMPORTO FINANZIABILE E IL CONTRIBUTO SUGLI INTERESSI

Inoltre un’altra proposta di Libera approvata riguarda il tema della casa. Libera ha chiesto che venissero affittati gli immobili in pancia alle banche che sono un centinaio come riportato dalla risposta ad una nostra interpellanza e ha chiesto che venissero previsti incentivi per l’affitto di immobili sfitti sul territorio. Tutte iniziative che non hanno trovato riscontro concreto. Si e’ però riusciti a far approvare un emendamento per l’innalzamento da 130 a 170mila euro del tetto per la richiesta mutuo prima casa e si è aumentato il rimborso degli interessi da parte dello Stato del 5% per ogni scaglione. Anche qui un piccolo passo in avanti.

POLITICHE ECONOMICHE, SOPRATTUTTO PER LA PICCOLA IMPRESA

Libera in prima linea per le politiche sociali quindi, ma in parallelo, chiede una nuova spinta per lo sviluppo, valorizzando il patrimonio di piccole-medie imprese e lavoratori autonomi, tramite incentivi e semplificazioni burocratiche, facendo tornare ai giovani la voglia di rischiare, contro la cappa della precarietà, che spinge a cercare il posto sicuro nella PA.

DEBITI, ASSUNZIONI NELLA PA E LO SVILUPPO?

Il Governo ha indebitato il Paese aumentando anche la spesa corrente, che era stata ridotta nel 2019 così come era stata diminuita la spesa per il personale pubblico che invece è pesantemente aumentata negli ultimi 4 anni: 4 milioni e mezzo in più solo nell’ultimo anno con nuove assunzioni per 180 dipendenti. Libera vuole invertire il trend puntando sul rilancio delle piccole imprese e nei prossimi giorni presenterà a tutte le forze sociali, economiche e ordini professionali le sue idee per fare squadra su una priorità non più rinviabile. Alla miopia e al clientelismo di un Governo e una maggioranza moribonda, vogliamo rispondere con pragmatismo e nuove proposte”.

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