San Marino. Libera per “una nuova giustizia sociale”

San Marino. Libera per “una nuova giustizia sociale”

Disabilità e integrazione, Libera al lavoro per “una nuova giustizia sociale”. Il governo, impegnato in giochini politici per mantenere il potere, non è in grado di leggere i problemi e le necessità delle fasce deboli”.

ANTONIO FABBRI – Libera per una nuova giustizia sociale. Il partito pone l’accento su Icee, inclusione sociale e lavorativa, vita indipendente e sistema nazionale di assistenza per gli anziani. Per farlo, ha in cantiere una serie di iniziative tra proposte e progetti di legge.

Libera intende stare con i cittadini, perché crediamo che questa sia la politica buona e il modo giusto per fare politica”, dice il presidente Dalibor Riccardi, annunciando i temi degli affitti e degli alloggi, dell’integrazione lavorativa delle perso- ne con disabilità, degli anziani. “Il governo non ascolta neanche più i bisogni della gente. Libera invece lo fa”. Dice Riccardi che invita i cittadini alla serata conviviale in programma per oggi al Podere Lesignano. Iniziativa che partirà alle 16 con la gara di briscola e proseguirà con approfondimento politico poi cena insieme e musica. Continuerà anche la raccolta firme, già molto partecipata, per abolire la Cot e contro il Des.

“Siamo molto soddisfatti – prosegue Matteo Ciacci – crediamo che incontrare la gente sia la strada giusta verso un governo che non ascolta i problemi delle persone”. Nel concreto, spiega il segretario di Libera, “abbiamo costituito un gruppo di lavoro per trattare le fragilità a tutto tondo, per tutelare coloro che vivono in difficoltà, precarietà e disagio. Parliamo di una nuova giustizia sociale – prosegue Ciacci – perché non possiamo lasciare indietro nessuno. Soprattutto gli anziani e chi fatica ad avere una sostenibilità economica per tutta una serie di ragioni: bollette, carovita… c’è chi fa fatica ad arrivare a fine mese. Partiamo dall’Icee: il governo cosa aspetta ad attuarla? Ha paura di andare a controllare chi consuma un sacco, ma non paga le tasse? Crediamo sia arrivato il momento di un ragionamento per non dare tutto a tutti, ma in un ottica di universalismo fare contribuire di più a chi ha di più. In questo senso il progetto di legge sull’Icee è già pronto, solo da attuare, e invece continuano con le consulenze per stendere il progetto di legge sull’Icee che c’è già”.

Focus anche sugli anziani. “E’ arrivato il tempo di prendersi cura della parte anziana della popolazione. Chiediamo un sistema nazionale di assistenza degli anziani. In commissione, nonostante i plausi anche dalla maggioranza, il nostro odg a favore degli anziani non è stato approvato. Chiedevamo di supportare questo tipo di politiche in termini di tempi e di costi. Oggi una persona non autosufficiente ha due possibilità: o la casa di riposo o la badante. 500 anziani circa hanno una badante che li assiste. Noi crediamo si possano trovare delle soluzioni che vadano a supporto di quello che già oggi c’è: assistenza domiciliare integrata, progetto di vita indipendente”.

Franco Santi, del gruppo di la- voro di Libera su queste tematiche, annuncia che c’è l’intenzione di presentare al più presto un progetto di legge sull’inclusione lavorativa. “L’intenzione è di riformare la situazione attuale che presenta diverse criticità. L’obiettivo, affrontato già nella passata legislatura, aveva visto crescere un testo normativo che andava a migliorare dal nostro punto di vista la situazione. L’obiettivo era quello di raggiungere la piena occupazione delle persone con disabilità, l’inserimento sociale e la riattivazione al meglio delle proprie capacita”. Si riprende in mano quella finalità dunque. “Un progetto di legge – spiega Santi – che ha bisogno della sinergia di tutti gli attori coinvolti. Questo lo si raggiunge dando le gambe alla normativa e monitorandone il funzionamento. La normativa si muove nell’ambito degli strumenti già esistenti, negli obblighi occupazionali già esistenti, attraverso contratti terapeutici, riabilitativi, lavoro protetto. Insomma, tutti aspetti che pongono attenzione sull’inclusione lavorativa a 360 gradi. Per l’attuazione di questa norma c’è bisogno di risorse che deriveranno da un meccanismo particolare di contributo specifico a carico di tutti i lavoratori, che andrà a finanziare gli interventi previsti, ma anche un ulteriore contributo che le aziende dovranno versare a questo fondo, rispetto al monte complessivo degli occupati”. “Altro elemento qualificante del progetto normativo – prosegue Santi – è il ruolo delle cooperative sociali, delle associazioni di volontariato. E’ necessario fare squadra e includere la persona nel mondo del lavoro, per farle sentire cittadini. Questo progetto vorremmo metterlo in campo ed è uno dei temi che ci vedranno impegnati nel Paese”.

Mimma Zavoli spiega poi il senso dell’impegno: “Pensiamo sia fondamentale che le azioni siano concrete. Stiamo cercando di fornire strumenti che partono dal concetto fondamentale che nella popolazione c’è una parte che ha necessità urgente che la politica si occupi di lei. Lo si può fare solo se, oltre agli strumenti finanziari, si mette in campo una rete di attività e di collaborazioni che partono dalla volontà di avere come punto di riferimento le fasce di popolazione più un difficoltà. Il Covid ha lasciato strascichi terribili di cui ci accorgeremo nei prossimi anni, ma già ce ne stiamo accorgendo. San Marino trova difficoltà dal punto di vista politico e amministrativo a saper leggere questi disagi e questo ha acuito la noncuranza verso le fasce più deboli. Noi siamo dalla parte di queste fasce di popolazione più disagiate. I dati allarmanti ascoltati dalla Commissione consiliare devono porre la politica già in campo con una serie di risposte. Il Paese non si può permettere di lasciare indietro queste persone. Libera lavora per questo. In modo particolare non lasciare indietro le persone che hanno più difficoltà. Noi – conclude Mimma Zavoli – abbiamo delle proposte e il governo avrebbe anche una norma sull’Icee già pronta che inspiegabilmente rimane chiusa in un cassetto. Per noi è importante che questa sfida venga raccolta. Noi non ci fermeremo. Serve capacità di leggere questi problemi, queste urgenze, queste necessità. Il governo questa capacità non ce l’ha, ma è solo impegnato a fare dei giochini politici, delle alchimie che servono solo per mantenere il potere”.

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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