Rassegna Stampa – In primo grado Parisi e la moglie erano stati condannati
ANTONIO FABBRI. I soldi, oltre due miliardi di vecchie lire, erano frutto di quella che è stata definita la tangentopoli napoletana degli anni novanta. Tra gli indagati di quelle vicende davanti al tribunale di Napoli, Vito Parisi, ingegnere consulente dell’azienda sanitaria partenopea oltre che libero professionista. Secondo l’accusa una parte dei denari frutto di truffa, associazione a delinquere e corruzione per truccare gli appalti della sanità napoletana, era finita a lui in quegli anni, e Parisi aveva portato i soldi a San Marino. Diversi versamenti in contanti, l’ultimo nel 2000, effettuati dalla moglie. Poi le movimentazioni di quei denari e il trasferimento di una parte di questi in Svizzera. Trasferimenti e occultamento di denaro rite- nuto sporco, quindi, durati fino al 2015, quando le somme sono state poste sotto sequestro dagli inquirenti. (…)
Articolo tratto da L’informazione di San Marino