San Marino. L’informazione di San Marino: Tomasetti e quel richiamo alla Commissione Antimafia, Antonio Fabbri

San Marino. L’informazione di San Marino: Tomasetti e quel richiamo alla Commissione Antimafia, Antonio Fabbri

“Tomasetti e quel richiamo alla Commissione Antimafia ai Segretari: No … anzi non  ricordo …anzi forse sì”

Oggetto di diverse domande alla presidente di Bcsm, Catia Tomasetti, nell’ambito del processo contro Buriani e Celli, la vicenda di quello che la stessa riferì, i primi di aprile del 2019 quando seppe di essere indagata per la consulenza Gozi, ai Reggenti, prima, e ai Segretari di Stato poi, riferimento che venne in seguito verbalizzato dal Governo.

La verbalizzazione riporta: “L’avv. Catia Tomasetti ha riferito inoltre ai presenti all’rncontro di cui sopra (quattro Segretari di stato, ndr.): (…)

– di aver avuto un colloquio con Luciano Carta, Diretore dell’Agenzia di iInformazione e sicurezza Esterna (AISE) per parlare della situazione di San Marino e del sistema bancario;

– di aver avuto un colloquio con rappresentanti non meglio precisati della Commissione Parlamentare Antimafia italiana sugli stessi argomenti di cui sopra;

Detto verbale non è stato mai dichiarato falso, anche se la presidente di Bcsm ha sostenuto di aver fatto quel nome per esemplificare una situazione che si sarebbe potuta ripetere – come quella del cosiddetto “assedio” della guardia di finanza – a fronte della indagine nei suoi confronti. Perché abbia esemplificato citando il Generale Carta e magari non genericamente la Gdf o il più noto (ai sammarinesi) tenente Lucignano o Tremonti, non è dato sapere. Vero è che nella sua deposizione del 15 febbraio nel medesimo processo, l’allora Segretario agli Esteri Nicola Renzi, a precisa domanda, ha dichiarato: “L’impressione fu che volesse farci capire a che livello di contatti poteva arrivare, per cui noi dovevamo mettere giudizio”. Sul Generale Carta, la domanda del giudice alla Tomnasetti durante l’audizione del primo marzo è stata:

“DOMANDA – Lei lo conosceva personalmente?

TESTE (TOMASETTI) – Sì, lo conosco perché è un amico di famiglia, quindi conoscevo la sua storia, conoscevo il suo background, conoscevo anche il suo pensiero su determinati fatti del passato”.

La Commissione antimafia Un altro riferimento, che risulta da verbale del Congresso di Stato, fatto dalla Tomasetti quando disse ai Segretari di Stato dell’indagine nei suoi confronti, fu alla Commissione Antimafia italiana. Su questo punto vengono formulate delle domande all’udienza del primo marzo, nell’audizione della Presidente di Banca Centrale come testimone-parte civile.

La presidente incappa in una serie di inciampi: prima, a domanda del giudice, esclude categoricamente di aver fatto riferimento alla Commissione Antimafia; poi a domanda del suo avvocato non ricorda; poi a domanda dell’avvocato Vecchi dice che forse il riferimento c’è stato. Ecco la trascrizione ufficiale.

“DOMANDA del Giudice: Fu fatto da parte sua anche un riferimento alla Commissione Antimafia italiana?

TESTE (TOMASETTI) – No, assolutamente no, tant’è che quando me lo chiese Buriani in interrogatorio rimasi stupita perché mi chiese se parlavo con la Commissione Antimafia, sinceramente no”.

Quindi no, assolutamente. L’avvocato della Tomasetti, Filippo Cocco, evidentemente accorgendosi che qualche cosa non filava, ha rifatto la domanda alla sua assistita:

“DOMANDA avvocato Cocco – Senta, in quell’occasione, non ho capito probabilmente bene io la risposta che lei ha dato prima alla domanda del signor Giudice, oltre a fare l’esempio di Carta, lei fece e se sì come, anche l’esempio della Commissione Antimafia oppure no? Perché è un tema poi oggetto di…

TESTE (TOMASETTI) – Sinceramente non mi ricordo nessuna attinenza, fra l’altro io mi ricordo la logica dell’intervento che ho fatto, no? E mi stupii quando me lo chiese il Dottor Buriani”.

Quindi la Presidente a domanda del suo avvocato corregge un po’ il tiro, e dalla smentita categorica sull’aver evocato la commissione antimafia, passa al “non mi ricordo nessuna attinenza”. Resta lo stupore, che ricorda, verso la domanda che gli fece sul punto Buriani a suo tempo. Ma d’altra parte espressioni di stupore richiamate della Presidente nella sua deposizione del primo marzo ricorrono circa 15 volte.

Quello che però stupisce è che a domanda dell’Avvocato Vecchi, sempre sul richiamo alla Commissione antimafia, prima la presidente Tomasetti neghi nuovamente di averla evocata, poi, messa di fronte a quanto già dichiarato in Commissione di inchiesta, improvvisamente ricordi anche del senatore Mario Michele Giarrusso.

“DOMANDA avv Vecchi – Ci arriviamo, senta lei ai Segretari di Stato ha riferito di non aver, prima rispondendo alle domande del Giudice ed anche dell’Avvocato Cocco, di non aver parlato ai Segretari di Stato, di non aver fatto alcuna esemplificazione, pensa come la potrebbero pensare, seguendo il suo ragionamento, i membri della Commissione Antimafia.

TESTE (TOMASETTI) – A memoria no, a memoria no. Mi ricordo bene il passaggio su Carta ma a memoria assolutamente non mi ricordo l’Antimafia.

DOMANDA – Perché io signor Giudice – prosegue l’avvocato Vecchi – rappresento alla teste che all’affogliazione 237 del verbale della Commissione di Inchiesta del 29 luglio 2020, la teste dice: ‘gli dissi quello che sto dicendo, è una cosa diversa, vi sto dicendo che abbiamo una reputazione, che probabilmente è già formata all’interno di certi organi. Sicuramente citai anche la Commissione Antimafia, perché sapevo che c’erano stati dei fascicoli su San Marino e che in particolare c’era un membro della Commissione Antimafia con un’opinione molto formata su San Marino, e che stava tra l’altro per diventare, ha rischiato, di essere il capo della Commissione Antimafia, no?’

TESTE (TOMASETTI) – Ah ora mi ricordo, sì, Giarrusso. Scusi, non era la parte preponderante però …

DOMANDA – E quindi lei ai Segretari di Stato esemplificò anche con riferimento alla Commissione Antimafia? Ai membri della Commissione Antimafia?

TESTE (TOMASETTI) – Guardi, lei mi sta chiedendo se io mi ricordo adesso? Io adesso non mi ricordo, però io ho reso quella testimonianza nel 2020, tre anni fa quindi con una memoria molto più fresca. Lei ora mi richiama a Giarrusso, è vero che conoscevo Giarrusso, cioè mi richiama un membro, io ricollego con Giarrusso, Giarrusso stava per diventare il capo della Commissione Antimafia, posso avergli fatto questo riferimento, però non mi viene in mente adesso”.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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