San Marino. L’informazione: “I consiglieri di Ar chiedono la testa del capogruppo di Npr… rischia di venire giù il Governo”

San Marino. L’informazione: “I consiglieri di Ar chiedono la testa del capogruppo di Npr… rischia di venire giù il Governo”

“I consiglieri di Ar chiedono la testa del capogruppo di Npr… rischia di venire giù il Governo”

ANTONIO FABBRINei giorni scorsi avevamo dato notizia di voci insistenti di forti contrasti nel gruppo consiliare di Npr. In particolare riportavamo (vedi L’informazione di San Marino del 2 agosto) di un certo malcontento da parte degli esponenti consiliari di Alleanza riformista verso il Capogruppo consiliare, Matteo Rossi. A confermare le voci, una lettera di cui dà notizia anche Rtv, sottoscritta dai cinque consiglieri di Alleanza riformista, con la quale si chiederebbe la convocazione del Gruppo consiliare e la sostituzione dello stesso Capogruppo Rossi.

Da noi contattato al momento Matteo Rossi non intende rilasciare dichiarazioni. Di certo, però, dovranno prima o poi esprimersi la maggioranza e il partito in seguito a opportuni passaggi politici, considerato che la mossa è capace di avere ripercussioni sia nel Consiglio sia sulla tenuta del governo.

Di certo la questione riguarda il Psd, ma anche l’intera maggioranza. D’altra parte non è un mistero che la nomina di Rossi a Capogruppo consiliare di Npr fosse parte di un accordo politico ampio che prevedeva, tra le altre cose, l’ingresso dei due esponenti del Mis, Rossano Fabbri e Denise Bronzetti, nel gruppo di Noi per la Repubblica oltre alla nomina di Gian Nicola Berti alla Segreteria di Stato.

Se questi erano i patti, la mossa dei cinque consiglieri di Alleanza riformista rischia di alzare la temperatura fino fare venire giù il governo. Di certo la lettera, che risale a fine luglio scorso, non resterà comunque senza ripercussioni che con tutta probabilità si manifesteranno già nel Consiglio di agosto.

Questo anche se la resa dei conti interna a Npr sarebbe stata richiesta per il 31 agosto, quindi a seduta consiliare e Festa dell’Amicizia archiviate. Tuttavia c’è proprio da capire quale posizione terrà la Dc, la cui linea era, seppure non condivisa da tutti neppure in Via delle Scalette, quella del tirare a campare a oltranza, almeno fino alla primavera prossima.

Comunque le frecciate, tutte interne a Npr in Consiglio, non erano mancate già nella scorsa seduta, scatenate dalle parole sui “mandanti interni” e il “ fuoco amico” pronunciate dal Segretario al Turismo Federico Pedini Amati circa la vicenda della rogatoria da Firenze che lo riguardava, seguite dagli interventi e comunicati, oltre che dai post su facebook, degli esponenti in quota Alleanza Riformista, con Matteo Rossi che in Consiglio aveva invece difeso Pedini Amati.

Ma nella lettera che convoca la riunione del gruppo consiliare con la volontà di sostituire il capogruppo Rossi, sono tre i punti che vengono contestati a quest’ultimo per le sue condotte: comportamenti aggressivi e dichiarazioni di carattere politico in aula rese solo in rappresentanza del Psd; essere intervenuto su temi su cui il gruppo consiliare non è stato messo al corrente o interpellato, e qui viene citata la vicenda del Segretario Pedini Amati; l’accusa di non meglio precisati comportamenti che avrebbero creato imbarazzo nei rapporti con gli alleati.

Il “ j’accuse” è firmato dai cinque consiglieri di Npr, tutti aderenti ad Alleanza Riformista, Maria Luisa Berti, Denise Bronzetti, Rossano Fabbri, Alessandro Mancini e Giacomo Simoncini.

Le rimostranze che i cinque consiglieri hanno messo nero su bianco nella lettera di critiche che risalirebbe a fine luglio scorso, fa dunque tremare la maggioranza dove si cerca già di calmare le acque, dato che nella seduta di agosto è in programma la discussione per l’approvazione dell’assestamento di bilancio.

Già però si pensa ai possibili scenari tra i quali c’è pure l’ipotesi di uscita dal gruppo Npr dei due membri del Psd, rimasti a questo punto isolati, Gerardo Giovagnoli e lo stesso Matteo Rossi.

Ma se in maggioranza i “pompieri” cercano di gettare acqua sul fuoco, la situazione è indubbiamente rovente. Ne sono testimonianza le posizioni degli aderenti ai partiti. Emblematica quella che Lazzaro Rossini, membro del Consiglio di Direzione del Psd, affidata ad un post su facebook: “Una lista in cui ci sono soggetti che non hanno la minima idea di cosa significhi il concetto di: “rispetto della parola data”, che dopo neanche un mese si rimangiano tutto come fosse aria fresca, che per i loro traffici da 2 spicci non esitano a metterci in mezzo uno come Matteo Rossi, che fa e ha sempre fatto di tutto per trovare accordi e condivisione anche dove era impossibile… se penso che mia mamma (Fausta Morganti, ndr.) ha firmato per questa lista, dun- que anche per questi “soggetti” mi viene peggio dello schifo… solidarietà a Matteo (…)

Si preannunciano giorni caldi.

Articolo tratto da  L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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