San Marino. Mafia cinese: spunta il nome di San Marino. L’Informazione di San Marino

San Marino. Mafia cinese: spunta il nome di San Marino. L’Informazione di San Marino

Già Roberto Galullo, dalle pagine de IlSole 24Ore, qualche giorno fa, scriveva dell’infiltrazione della mafia cinese a San Marino, in particolare nelle banche del Titano, per trasferire denaro da un banca all’altra. Le banche sammarinesi servivano e probabilmente servono ancora da appoggio di denaro ‘sporco’, in attesa di essere trasferiti nelle banche di altri Paesi. Ma non è la prima volta che si viene a conoscenza di un simile fenomeno. Infatti, già nel 2010, la Guardia di Finanza aveva architettato una maxi operazione contro la mafia cinese, la quale utilizzava San Marino sempre come appoggio di denaro. Ora a ribadirlo è il procuratore capo di Firenze, Giuseppe Quattrocchi.

 

L’Informazione di San Marino: Per i Pm di Firenze San Marino utilizzato dalla mafia cinese / Quattrocchi: “Il money to money si avvale di appoggi su banche
prevalentemente di San Marino e anche attraverso Bank of China, indaghiamo”

Nel riferimento sulle mafie, fatto a fine ottobre scorso, davanti alla commissione antimafia italiana si parla anche di quella cinese e spunta, anche in questo caso, il nome di San Marino. Per il sostituto procuratore di Firenze, Squillace Greco, entro 15 anni quella cinese sarà la quinta mafia in Italia, fra Triade, bande giovanili e imprese”. Della gestione del denaro delle attività delle mafie cinesi parla il procuratore capo di Firenze, Giuseppe Quattrocchi. “Abbiamo provveduto a sequestrare una quantità impressionante di beni – ha detto Quattrocchi di fronte ai commissari antimafia – di società, di immobili, ma abbiamo sequestrato circa cinque miliardi di euro in contanti che la comunità cinese cerca di trasferire, e spesso ci è riuscita, fuori dai nostri confini. I 5 miliardi di euro sono il frutto di un’attività di trasferimento del danaro attraverso i money transfer e, in particolare, il
money to money, che si avvale di appoggi su banche prevalentemente di San Marino e anche attraverso Bank of China, sulla quale stiamo sviluppando una serie di accertamenti”
. Le modalità di trasferimento di questi denari sono due: la prima è quella tipica dello spallonaggio. “Siamo stati in grado di sequestrare ingenti somme di danaro, portate nelle scarpe, nelle borse, negli indumenti da
cittadini cinesi che utilizzano i mezzi di trasporto e, soprattutto, quelli aerei, a Firenze e a Pisa”.
(…)

 

 

 

 

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