San Marino. Nuova lamentela del Comitato civico a difesa dell’area ex Tiro a Volo di Murata: “Non le viene riconosciuto il valore che merita”

San Marino. Nuova lamentela del Comitato civico a difesa dell’area ex Tiro a Volo di Murata: “Non le viene riconosciuto il valore che merita”

Nuovo messaggio del Comitato civico a difesa dell’area ex Tiro a Volo di Murata.

“La zona dell’ex Tiro a volo non è solo una tra le più belle della Repubblica, ma ha anche un grande valore storico.

Murata si chiama così facendo riferimento alle mura di un antichissimo convento francescano, risalente alla fine del ‘200.

Questo convento venne poi spostato per motivi di sicurezza nella parte alta del monte, dove dal 1361 si trova ancora oggi costituendo uno tra gli edifici più antichi e pregevoli del centro storico.

Proprio sopra il sito dove sorgeva il convento venne costruita una casa colonica e poi, nel 1920 l’area, di proprietà dei frati minori, venne acquistata dallo Stato che decise di abbattere la casa colonica e di farvi il Tiro a Volo.

Durante i lavori di demolizione e costruzione del nuovo edificio, vennero ritrovati i resti delle antiche sepolture francescane.

Questa storia ci parla di decisioni politiche indifferenti al valore storico-architettonico dell’edificio che andavano a demolire, ma erano gli anni ’20 e una popolazione semianalfabeta non aveva questa sensibilità.

Purtroppo, duole constatare che ancora oggi non viene riconosciuto il valore che merita quest’area, che si vuole sottrarre alla popolazione del posto che vi trova un luogo di ritrovo che è un polmone verde e assieme un centro di incontro per attività culturali e ricreative.

Non vanno difese solo le alberature, le roverelle che la costellano, ma anche la fruibilità pubblica del luogo che ha dato il nome a Murata.

Duole pensare che basti una delibera perché i sammarinesi perdano questo spazio.

Dovremmo rifiutare tutti una gestione urbanistica che non pianifica, che considera interscambiabili le varie zone e ambienti, che non pondera le ricadute e l’impatto che si producono sul territorio e sulla vita delle persone che lo abitano; perché dovrebbe essere scontato che un pugno di persone non possa decidere in piena discrezionalità del territorio, che è il bene collettivo per eccellenza, e invece bisogna ribadirlo con forza”.

Comitato civico a difesa dell’area ex Tiro a Volo di Murata

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