La Banca Centrale della Repubblica di San Marino, prova a riorganizzarsi per rispondere meglio alle nuove mutate esigenze del Paese e del sistema finanziario che era arrivato a contare – l’ultimo nel 2009 – ben 72 ‘soggetti autorizzati’: dodici banche e sessanta tra finanziarie, fiduciarie, società di gestione, compagnie
d’assicurazioni.
Ne tratta Franco Cavalli di San Marino Oggi che a suo tempo aveva messo in luce il costo della struttura, con commento poi di La Tribuna Sammarinese.
Titolo: Banca Centrale. Forti perplessità sulle esternalizzazioni” / Dipendenti contro la riorganizzazione” / Prima un’assemblea dei lavoratori e poi una lettera in cui evidenziano il rischio di “disservizi” e dubbi su “merito e metodo”
È in atto da tempo e si tratta di un importante riassetto interno. Una vera e propria riorganizzazione che però si è scontrata con il sindacato e le forti lamentele interne dei dipendenti.
E col tempo è stata pure modificata più di una volta: nella prima stesura, infatti, il documento presentato era di appena quattro pagine.
Poi dopo gli incontri con il sindacato il documento si è via via arricchito. Infine si è arrivati all’assemblea dei dipendenti dove le perplessità e le preoccupazioni sono state messe nero su bianco e presentate alla direzione. Ora a settembre ripartirà la fase finale del confronto perché nelle mire della direzione di Banca Centrale si punta ora chiudere il tutto entro l’antunno.
Una delle critiche maggiori riguarda l’utilizzo di consulenti esterni e dell’esternalizzazione di alcuni servizi. Va ricordato infatti che oltre all’ufficio stampa, affidato a un’agenzia di Milano, anche la stessa attività riorganizzativi è stata affidata ad una società del settore, esterna a Bcsm. Poi c’è ovviamente anche l’aspetto dell’assistenza legale, che è stato affidato allo studio Clarizia da cui poi è arrivato il presidente di Banca Centrale che ha rinunciato al mandato legale, rimasto allo studio (e passato al nipote).
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