San Marino Oggi. Casinò sul Titano, Alvaro Selva: il via libera nel 1987, ‘ma la Dc non volle’

San Marino Oggi. Casinò sul Titano, Alvaro Selva: il via libera nel 1987, ‘ma la Dc non volle’

Franco Cavalli – San Marino Oggi: Alvaro Selva: “Purtroppo la Dc non ha mai voluto dare attuazione a questo importante riconoscimento del nostro diritto sovrano” / Casinò a San Marino, ecco come si svolse l’iniziativa del 1985 e i contatti con l’Italia / Nel 1987, un comunicato congiunto Gatti-Andreotti per l’ok al casinò 

SAN MARINO. La storia della casa da gioco o casinò a San Marino è particolarmente travagliata e si intreccia con più vicende. Parlarne ormai non è più un tabù e San Marino Oggi ne affronterà diversi aspetti. Il primo che proponiamo riguarda l’iniziativa intrapresa a metà degli anni ‘80 quando il Titano provò a ritrattare con l’Italia le condizioni per una eventuale riapertura. Ecco il raccondo di uno dei principali protagonisti, Alvaro Selva. “Come è noto – racconda – da sempre sostengo che il rilancio del turismo nella Repubblica di San Marino passi attraverso la riattivazione della casa da gioco e la costruzione di un grande albergo del benessere. Nella prima metà degli anni ‘80, quando ricoprivo la carica di segretario di Stato per gli Affari Interni nel cosiddetto governo delle Sinistre (Pcs, Pss, Psu) mi feci carico di studiare la possibilità di dare attuazione a questo progetto”. (…) L’iniziativa tuttavia non addivenne a conclusione, in quanto esponenti Democristiani (allora all’opposizione) avvicinarono a Roma il Ministro degli Interni Scalfaro, che certamente non approvava l’installazione di case da gioco in area Italiana avendo in quel periodo effettuato interventi punitivi sulle case da gioco, se ben ricordo, di Sanremo e Campione. Ancora una volta (come negli anni ’50) la DC sammarinese aveva posto il suo veto ad una iniziativa che avrebbe portato, come oggi possiamo constatare, benessere e risorse alla Repubblica. Ricordo anche che, nel gennaio 1987, con la formazione del nuovo governo di coalizione Dc/Pcs, fu pubblicato dal Ministro degli Esteri Italiano Andreotti e dal sammarinese Gabriele Gatti, neo segretario di Stato agli Affari Esteri, un comunicato congiunto nel quale era riconosciuto il diritto della Repubblica di San Marino di aprire una Casa da Gioco sul proprio territorio, concordando semplicemente con lo Stato Italiano le disposizioni che assicuravano legalità ed ordine pubblico”. “Purtroppo, la DC – conclude Alvaro Selva – non ha mai voluto dare attuazione a questo importante riconoscimento del nostro diritto sovrano!”. (…)


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