L’avv. Livio Bacciocchi accusato, a Milano, ufficialmente,
di concorso
in bancarotta fraudolenta, lasciato San Vittore, da ieri pomeriggio, come si legge su San Marino Oggi, è agli arresti domiciliari della sua casa estiva di Riccione.
Dopo l’ultimo interrogatorio, risalente a giovedì scorso, il cielo su Bacciocchi è parso rasserenarsi: il pm ha annunciato da subito che non si sarebbe opposto alla richiesta di scarcerazione. E così ha fatto anche il giudice per le indagini preliminari che ha disposto appunto ieri la scarcerazione.
Settantadue giorni di carcere trascorsi tutti a San Vittore: il notaio venne arrestato il 5 febbraio scorso al casello di Rimini sud, dagli uomini della Finanza.
“Il rimprovero mosso a Bacciocchi è quindi quello di essere stato strumento tecnico per distrarre i soldi del fallimento – spiega l’avvocato Alessandro
Gamberini -. Ma la finanziaria ha prestato quei soldi, e chi presta non sa nulla, fa verifiche formali sull’assegno, e cioè che non risulti rubato, ma non può fare altro. Nel caso specifico, sui titoli, la finanziaria aveva avuto garanzie immobiliari”.
L’avv. Bacciocchi ha un procedimento anche presso il Tribunale della Repubblica di San Marino, per appropriazione
indebita.