San Marino. Opposizione: ODG contro lo Stato e tutto a favore del “Re Nero”

San Marino. Opposizione: ODG contro lo Stato e tutto a favore del “Re Nero”

L’informazione di San Marino

L’opposizione presenta un ODG contro lo Stato e tutto a favore del “Re Nero 

Dc, Psd, Psd, Rete, Mdsi e indipendenti firmano un documento che, se approvato, sarebbe inevitabilmente stato pericoloso per le istituzioni

Antonio Fabbri.

E’ un ordine del giorno contro lo Stato e a favore del “Re Nero” quello presentato dall’opposizione, per una serie di motivi. Il primo e più evidente è il fatto che, se approvato, avrebbe assommato e accentrato nelle mani del Consiglio Grande e Generale, creando un pericoloso precedente di destabilizzazione, un potere che non ha: quello di emettere sentenze definitive sia sul piano amministrativo, sia sul piano penale, sia sul piano civile. Avrebbe realizzato, in questo caso sì, una sorta di colpo di Stato, concentrando tutti i poteri nelle mani di un unico organo, scavalcando, in un colpo solo, accertamenti, indagini, verifiche di spettanza di altri organi e che sono ancora in divenire, eliminando le garanzie dovute a tutti, persino alle istituzioni e ai loro esponenti. 

Un odg contro lo Stato perché non riferisce mai che le sentenze amministrative sono di primo grado e perché eleva ordinanze, neppure rinvii a giudizio ancora, a sentenze definitive, utilizzandole e strumentalizzandole per evidenti scopi politici, fissando in un atto parlamentare un contenuto pericoloso per le istituzioni che ha pure l’effetto di contribuire ad alimentare dubbi sia sulla politica, sia sulla giustizia.

Un odg che, se approvato, avrebbe scavalcato l’autonomia di Banca Centrale nella determinazione o meno per l’impugnazione delle decisioni di primo grado amministrativo. Un Odg che, quindi, intrinsecamente compie una indebita pressione su Via del Voltone affinché non proceda a quella impugnazione, posizione con tutta evidenza in piena linea e comunità di intenti con le palesi pressioni fatte qualche giorno fa dal giornale che sostiene l’ex presidente di Asset.

Un Odg contro lo Stato perché, in aperto contrasto con la posizione delle istituzioni, omette una valutazione oggettiva della sostanza dei provvedimenti di rigore, si pone ad aprioristico servizio e difesa di un soggetto privato, del quale non vengono mai citate, né prese in considerazione le criticità, le condanne, le irregolarità.

E’ un ordine del giorno contro lo Stato perché esula dalla attività politica e appare strutturato in maniera funzionale, volontariamente o meno, al sostegno di strategie difensive favorevoli alle controparti del soggetto pubblico che pure, va sottolineato, è soggetto alla legge e come tale, e come tutti, ha diritto anche ad esercitare tutte le impugnazioni che ritiene opportune.

Per questi motivi l’ordine del giorno dell’opposizione è ben lungi, checché se ne dica (vedi pagina a fianco), dall’essere “dalla parte dello Stato”. Anzi genera, mescolando situazioni reali, ma parziali con altre distorte e con altre ancora non definitive, una sorta di shari’a laica che deve fare rotolare teste da sacrificare religiosamente sull’altare del “Re Nero”. 

 

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy