San Marino. “Palestina, è ora della giustizia”

San Marino. “Palestina, è ora della giustizia”

Riceviamo e pubblichiamo una riflessione di Luciano Moretti sul conflitto israeliano-palestinese.

“Finalmente in Palestina tacciono le armi e per il bene della pace, si spera che “i grandi della terra” abbiano capito che la sicurezza di Israele non si trova sotto le macerie di Gaza, ma nella liberazione del popolo palestinese.
Netanyahu canta vittoria:“Abbiamo ucciso 200 terroristi”- forse voleva dire 65 bambini morti ammazzati, uccisi dalle forze speciali Israeliane e 248 civili palestinesi dai super missili di precisione, che Biden, Presidente degli Stati Uniti, ha venduto a Netanyahu per un valore di 735 milioni di dollari.
In Palestina non c’è spazio per il popolo palestinese, l’avevamo capito da tempo.
I bombardieri di Israele sono la negazione totale dei diritti fondamentali dell’uomo, in 14 anni Israele
ha gestito 4 situazioni di guerra, con una soverchiante potenza militare che ha portato quella nazione a reprimere e a uccidere. Sangue innocente dei figli della Palestina schiavizzata.
Basta con la propaganda dell’establishment israeliano che pretende uno statuto di impunità permanente.
Penso che bene abbia fatto la Lega araba che invita la Corte penale internazionale ad accelerare le indagini sui funzionari israeliani per crimini di guerra e crimini contro l’umanità.
E bene fa Bernie Sanders che chiede l’annullamento dei 4 miliardi di dollari annuali, che gli Stati Uniti concedono all’esercito Israeliano a fondo perduto. E bene fa ancora Bernie Sanders a sostenere che gli Stati Uniti sono il paese più canaglia perché sono contro la distensione e la pace.
Anche la Germania della Merkel non rinuncerà alla fornitura di sommergibili nucleari di ultima generazione a Israele, così in caso di necessità, con questa fornitura potrà sparare bombe atomiche anche dal mare evviva!
Si parla di stato palestinese ma da parte di Israele continua la colonizzazione delle terre dove questo stato dovrebbe essere costruito.
Se Israele non vuole continuare a cercare la sua sicurezza sotto le macerie di Gaza, ci dica come intende procedere per i diritti dei palestinesi che vivono sotto la sua occupazione.
A questo proposito ripropongo le domande che Moni Ovadia e il Prof Adel .Jabar rivolgono dalle pagine del manifesto ,al mondo occidentale : 1)Fino a quando deve durare la colonizzazione e l’occupazione della terra di Palestina? 2) Perché Israele non vuole la soluzione dei 2 stati? 3) Perché Israele non vuole la soluzione di uno stato binazionale ? 4) Qual è l”alternativa che si dà ai palestinesi? 5) perché per il dissidente russo Navalny si fanno boicottaggi, sanzioni e campagne mediatiche ma per le sistematiche violazioni israeliane della legalità internazionale non si fa nulla? 6) l’orientamento di Hamas può essere anche condannato, ma ciò è sufficiente per negare ai palestinesi il diritto alla propria terrà? infine Moni Ovadia aggiunge una domanda: come mai all’annuncio dato dalla Santa Sede di voler riconoscere lo stato di Palestina il governo israeliano ha protestato? Sulla base di quale legittimità se non quella della prepotenza dell’occupante?”

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