Che il sistema economico sammarinese veda in maniera ineludibile nel comparto bancario e finanziario il proprio elemento centrale è ovvio. I riflessi che discendono da questo settore hanno incidenza trasversale nella comunità di uno Stato, e per questo ogniqualvolta si manifesta una turbolenza occorre utilizzare responsabilità nelle forme e negli atti.
Non sta a noi entrare nel merito delle indagini che in questi giorni stanno coinvolgendo i vertici di un istituto bancario.
Il riserbo legato al segreto istruttorio corroborato però da specifici atti emessi dalla magistratura hanno comunque un peso che non può essere ridotto a semplici episodi sporadici o incidentali.
Per questo riteniamo sia arrivato il momento di accertare le responsabilità proprio per tutelare il sistema. Veniamo da un biennio in cui sono emerse, più di una volta, risposte incerte o meglio del tutto elusive da parte del Governo su pagine oscure che hanno riguardato scelte in materia bancaria.
Gli elementi di collegamento tra l’ordinanza Titoli e quelli presenti nelle sentenze emanate a seguito dei ricorsi presentati dai soci Asset – l’emersione di amichevoli messaggi tra esponenti di Governo e figure legate al mondo dell’istituto di credito su cui è calato un “particolare” silenzio – la vergognosa presa in giro del cavaliere bianco saudita “salva tutti” fuggito di notte alla stregua di chi meno nobilmente opera in attività meno nobili.
Episodi recenti realmente avvenuti non frutto della fantasia del Partito Socialista.
È il momento di accertare le responsabilità per difendere il sistema.