Già il Greco aveva classificato, la Repubblica di San Marino, pecora nera fra gli Stati per quanto riguarda la lotta alla corruzione. Dalla prima valutazione degli ispettori era emerso che – aprile 2012 – in effetti il contrasto alla corruzione a San Marino doveva ancora cominciare.
E’ cominciato?
Pare di no a giudicare dal fatto che ancora non è stato abolito l’anonimato societario, si impedisce di accedere ai dati delle societàbeneficiari effettivi dei soggetti finanziari benché una legge, da mesi, lo imponga; nessuna azione è stata finora effettivamente intrapresa per il recupero della monofase o di quanto versato alle banche per coprire i buchi fatti, forse, da chi ha pagato tangenti per avere dette licenze (leggi il prezzario). Per detti recuperi la scadenza, trentennale, non è stata superata e possono essere citati in giudizio i soci: ciò vale per le banche e anche per qualsiasi altra società.
E’ di queste ore lo scandalo delle esenzioni fiscali. L’elenco va letto congiuntamente alla lista degli evasori monofase ed a quella dei fruitori del Credito Agevolato Straordinario.
Esiste un rapporto fra cotanti beneficiati ed i ‘benefattori‘ del conto Mazzini et similia?
Finora abbiamo avuto libri in lingua italiana sul sistema sammarinese. Ne avremo presto anche in lingua inglese dato che, in fatto di corruzione, stiamo parlando di classifica mondiale?