San Marino. Piano strategico per il turismo, Lonfernini: ci giochiamo il futuro del Paese. L’Informazione di San Marino

San Marino. Piano strategico per il turismo, Lonfernini: ci giochiamo il futuro del Paese. L’Informazione di San Marino

L’Informazione di San Marino: La seduta consiliare, che riprenderà lunedì, è stata sospesa sulla discussione del piano turistico. L’Upr continua a criticare il decreto per lo sviluppo /
Turismo, Lonfernini: “Su questo ci giochiamo il futuro” Podeschi: “mi chiedo dove troverete i soldi per investire”

Dopo le risposte alle 25 interpellanze all’ordine del giorno, è proseguito venerdì sera, fino a tarda notte, il dibattito consiliare sul piano strategico per il turismo, presentato nel pomeriggio dal segretario di Stato per il Turismo, Teodoro Lonfernini. (…) Teodoro Lonfernini, segretario di stato per il turismo: “La tendenza a livello mondiale è quella di rivalorizzare questo comparto. Sempre più spesso il turismo è visto come una risorsa nei Paesi in fase recessiva perché è una componente essenziale della politica nazionale, consente di promuovere occupazione, dare sviluppo, è una risorsa. Attraverso azioni concrete dobbiamo cercare di trasformare il turismo di sosta, slegarlo dalla stagionalità e legarlo al mercato internazionale. In un mercato del turismo sempre più frastagliato, manca proprio una promozione culturale e paesaggistica adeguata al riconoscimento Unesco. (…) Luca Beccari, Pdcs: “San Marino è carente in strutture, per esempio in spazi congressuali: questo è filo conduttore per poter pianificare interventi e ragionare sulle scelte, altrimenti il dibattito resta di buoni intenti ma generico e si arena senza scelte specifiche, senza l’assunzione di condivisione su punti strategici. (…) Marco Podeschi, upr: “Data la fase recessiva, di spending review, state tagliando in tutti i settori e allora mi chiedo dove troverete i soldi per fare investimenti? Risponderete nel privato, ma non mi sembra che in questo periodo il turismo vada molto bene, gli imprenditori si sono ritrovati a pagare persino nuove tasse. (…) Tony Margiotta, Su: “E’ inutile fare copia e incolla di modelli forestieri. Abbiamo nove Castelli e si deve ripartire da lì, creando collegamenti con sentieri e piste ciclabili apposite. Le tradizioni e la nostra storia: abbiamo in centro storico strutture antiche dimenticate o comunque non utilizzate, come le cisterne. Il turismo è anche opportunità di lavoro per i giovani oggi disoccupati. (…) Luca Santolini, C10: “Il turismo del benessere include anche quello sportivo, e degli sport non convenzionali. La conformazione geografica rende il nostro Paese una creta modellabile perfettamente per chi fa arrampicata, mountain bike, trekking etc. Esistono sentieri in parte recuperati, altri da recuperare che possono essere messi in un circuito in grado di collegare anche i Castelli più periferici. (…) Gian Matteo Zeppa, Rete: “La verità è che da settembre in poi il centro storico entra in coprifuoco, non abbiamo più nulla da offrire. La scelta di costruire centri commerciali al confine ha tolto linfa vitale ai negozianti entro le mura, lasciandoli all’impoverimento di idee. Nel piano c’è un excursus talmente articolato che è impensabile la sua realizzazione in pochi anni. Non possono essere punti di partenza i progetti faraonici del piano, qui si parla di museo diffuso, ci affidiamo a Tadao Ando, sostenendo che possiamo permettercelo “aldi là dei costi”. Non la penso così. (…)


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