San Marino. Proteste contro il nuovo decreto, ecco il testo inviato alle istituzioni

San Marino. Proteste contro il nuovo decreto, ecco il testo inviato alle istituzioni

Monta la protesta contro le disposizioni contenute nell’ultimo decreto anti covid a San Marino.

Un gruppo di cittadini sammarinesi, uniti nell’intento di obiettare il contenuto e le disposizioni del Decreto 85, in queste ore ha inviato in maniera massiccia delle email alle istituzioni. Quello che viene definito un mail bombing.

Eccone il testo, inviato in redazione da Daniele Amati:

 

“Io sottoscritto, residente in territorio sammarinese, nella mia piena capacità di intendere e di volere, rivendico il rispetto e l’applicazione dei diritti inviolabili che come essere umano, per nascita, mi appartengono.
Diritti di libertà e di uguaglianza.
Diritti assoluti, inviolabili, irrinunciabili e imprescrittibili.

Richiamo, pertanto, l’articolo 4 (“Tutti sono uguali davanti alla legge, senza distinzioni di condizioni personali, economiche, sociali, politiche e religiose. [..]”), l’articolo 5 (“I diritti della persona umana sono inviolabili”), l’articolo 6 (“la Repubblica riconosce a tutti le libertà civili e politiche. In particolare, sono garantite le libertà della persona, del domicilio, di dimora ed espatrio, di riunione e d’associazione, di manifestazione del pensiero, di coscienza e di culto. [..]”) della nostra Carta dei Diritti.

Richiamo gli articoli 1, 2, 5, 8, 9, 10 della CEDU, contenenti diritti inviolabili e libertà fondamentali dell’uomo, nonché il divieto di discriminazione di cui all’articolo 14 della stessa Cedu (” Il godimento dei diritti e delle libertà riconosciuti nella presente Convenzione deve essere assicurato senza nessuna discriminazione, in particolare quelle fondate sul sesso, la razza, il colore, la lingua, la religione, le opinioni politiche o di altro genere, l’origine nazionale o sociale, l’appartenenza a una minoranza nazionale, la ricchezza, la nascita o ogni altra convinzione. “).

Richiamo l’articolo 1 (” Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”), l’articolo 2 (” Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilità sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità. “), l’articolo 3 (” Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.”), l’articolo 7 (” Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad una eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione. “), l’articolo 18 (” Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione […]”), l’articolo 19 (” Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.”), l’articolo 22 (” Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale, nonché alla realizzazione attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l’organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici, sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità.”) della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo.

Richiamo la Convenzione di Oviedo e i suoi principi per la salvaguardia delle libertà fondamentali dell’essere umano nell’applicazione della medicina: l’interesse e il bene dell’essere umano devono prevalere sul solo interesse della società o della scienza, nessun intervento in campo sanitario può essere effettuato se non dopo che la persona a cui esso è diretto vi abbia dato un consenso libero ed informato;

il Codice di Norimberga e i suoi principi: negli esperimenti medici sugli esseri umani il consenso volontario del soggetto è assolutamente necessario, la persona interessata deve essere in grado di esercitare il suo giudizio, non influenzato dalla forza, dalla frode, dall’inganno, dalla pressione, dal pretesto o da qualsiasi altra forma di persuasione o coercizione;

la Dichiarazione di Helsinki e i suoi principi fondamentali: rispetto dell’individuo, diritto di autodeterminazione, precedenza sempre del benessere del soggetto sugli interessi della società.

Richiamo la recente Risoluzione n. 2361 dell’Assemblea Permanente del Consiglio d’Europa (che chiarisce la non obbligatorietà della vaccinazione, vieta pressioni e discriminazioni ed esorta ad una informazione trasparente sugli effetti collaterali).

Richiamo lo Statuto di Roma, la carta delle Nazioni Unite ed ogni altro trattato o norma internazionale per la salvaguardia e la tutela dei diritti inviolabili dell’uomo.

Alla luce di quanto richiamato, ritengo assolutamente pericolosa, foriera di gravissime conseguenze sociali e di ordine pubblico, oltre che assolutamente ingiustificata e priva di qualunque fondamento (né giuridico né scientifico) , la discriminazione e la disparità di trattamento fra cittadini vaccinati e cittadini non vaccinati contenuta nell’ultimo Decreto-Legge, in considerazione anche delle incertezze insite in questa fase sperimentale di utilizzo dei vaccini anti-Covid, la cui efficacia, validità, effetti collaterali, a breve e lungo termine, sono ancora tutti da verificare, come dichiarato dall’ AIFA nel documento rilasciato il 08/04/2021 (“per confermare l’efficacia e la sicurezza di Comirnaty, il titolare dell’autorizzazione allimmissione in commercio deve fornire la relazione finale sullo studio clinico relativa allo studio C4591001 randomizzato, controllato verso placebo, in cieco per l’osservatore. Tempistica Dicembre 2023” ), nello studio clinico pubblicato ad aprile 2021 con la collaborazione di BioNTech e Pfizer (“Estimated Study Completion Date: April 6, 2023”), dal Comitato d’emergenza dell’OMS (che sottolinea le prove limitate a proposito dei risultati del vaccino nel ridurre la trasmissione del virus). E come confermato dall’ ISS nel suo portale, tra le FAQ, dove si legge: “Inoltre, ancora non sappiamo in maniera definitiva se la vaccinazione impedisce solo la manifestazione della malattia o anche il trasmettersi dell’infezione. Ecco perché essere vaccinati non conferisce un” certificato di libertà ” ma occorre continuare ad adottare comportamenti corretti e misure di contenimento del rischio di infezione”.

Esprimo il mio più sentito dissenso per quanto deliberato.

Mi riservo, dunque, di avanzare tutte le iniziative lecite in tutte le competenti sedi nazionali ed internazionali per la tutela dei miei diritti inviolabili, calpestati dal Decreto- Legge 30 aprile 2021 n. 85″

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