San Marino, pugno duro con gli autonoleggi. Da 80, gli operatori diventano 28

San Marino, pugno duro con gli autonoleggi. Da 80, gli operatori diventano 28

Daniela Malpeli, San Marino Oggi: Gli operatori in tre anni sono passati da 80 a 28, le auto da mille a 580 / Autonoleggi: pugno duro del governo / Arzilli fa il punto sul settore: “Distorsioni che creano un danno di immagine”

Quattro anni fa sul Titano
c’erano 81 società di autonoleggio,
oggi ne sono rimaste
solo 28.
Il segretario per l’Industria
Marco Arzilli fa il punto della
situazione
su un settore che
è stato nel mirino del governo,
negli ultimi anni, anche su sollecitazione
dell’Italia.

Lo stesso
ex ministro per l’Economia
Giulio Tremonti, nella famigerata
conferenza stampa al
Meeting nell’agosto 2009,
additò il settore come nodo
da sciogliere
nel rapporto tra
i due Stati. E scandì numeri
che bruciano ancora nel ricordo
delle istituzioni sammarinesi:
all’epoca 70 attività e 1.061
veicoli immatricolati, di cui 369
auto di lusso.

Da allora però, ci tiene a sottolineare
Arzilli, ne è passata di
acqua sotto i ponti e i numeri
sono notevolmente ridimensionati:
una trentina le attività,
580 i veicoli in totale di cui 150
quelli di lusso. Spartiacque
nella lotta ai “furbetti” delle automobili
è stato il decreto del
giugno 2011, che ha imposto
nuove regole
.

Prima fra tutte,
il limite di cinque auto di lusso
per ogni attività (prima era
25). E poi il capitale sociale
minimo di 77mila euro, l’obbligo
di possedere posti auto
per almeno due terzi del parco
macchine e di avere almeno
un dipendente.
Un primo passo, spiega Arzilli,
era stato fatto nel settembre
del 2009, con una circolare
agli operatori del settore che
richiamava gli obblighi soprattutto
per quanto riguarda
il noleggio a lungo termine ai
non residenti.

Proprio questo
il punto debole del settore,
con auto di grossa cilindrata
in mano a persone che non
avrebbero potuto permetterselo
o veicoli che sparivano
dal Titano e non vi facevano
più ritorno.
La circolare non è stata però
sufficiente e molti operatori
hanno cercato nuove strade
per aggirarla: dai contratti di
noleggio intestati ai familiari al
cambio continuo di targa, fino
a furti o incendi dell’auto denunciati
addirittura dopo due
anni. Una Lamborghini noleggiata
a un riminese, ad esempio,
è stata rubata a Londra.
Il settore è stato comunque
sempre monitorato, spiega
ancora Arzilli, e il governo è intervenuto
più volte revocando
le licenze agli operatori considerati
fuori legge.

[…]

 

 

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