L’operazione Tercas-Bdt avvenne di nascosto da Bankitalia e con l’assenso di Banca Centrale, la quale garantì in merito alla professionalità e alla onorabilità dei nuovi amministratori. Questi nuovi amministratori dettero prova di dette professionalità e onorabilità, facendo un altro buco. Buco che, questa volta, fu ‘ addebitato’ a Banca di San Marino ‘costretta’ a rilevare la Smib (ora Banca impresa San Marino) con annessi e connessi, incluso un azionista (Francescantonio Di Stefano) autore di un dossier bomba secretato a San Marino, ma che potrebbe esplodere nel processo contro Di Matteo ed altri di Tercas a Roma il 13 gennaio prossimo
A processo andranno Antonio Di Matteo ex direttore, la compagna Cinzia Ciampani, gli imprenditori Raffaele Di Mario, Francescantonio Di Stefano (imprenditore televisivo di 7Gold) di Avezzano, Pancrazio Natali di Campli, Lino Nisii, presidente della Tercas, Pierino Isoldi, Giampiero Samorì, Gilberto Sacrati, Cosimo De Rosa, Lucio Giulio Capasso di Terracina, Paola Ronzio, Saverio Signori, Vittorio Casale
Si è fatto di tutto nella Repubblica di San Marino per tacitare lo scandalo relativo a Banca del Titano.
L’ultima? Ignorare la decisione del Consiglio Grande e Generale di avviare le pratiche per il recupero della somma spesa dallo Stato.
Adesso lo scandalo sta rimbalzando dall’esterno per le indagini portate avanti a Roma.
In effetti ancora non si conosce se l’atto di cessione Bdt-Smib, avallato anche da Banca Centrale, sia stato portato solo all’attenzione del Consiglio Direttivo della stessa Banca – che si sarebbe rifiutato di prenderlo in considerazione – o anche del Comitato per il Credito ed il Risparmio pro tempore (Stefano Macina, Fiorenzo Stolfi, Tito Masi, Ivan Foschi).