RASSEGNA STAMPA. Residenze fiscali non domiciliate
Quella delle residenze, una problematica delicata e non da ora
A inizio mese i partiti Rete, Dml, Rf e Demos hanno preannunciato in una conferenza stampa un progetto di legge per abrogare “le residenze fiscali non domiciliate”, come ha riferito Antonio Fabbri su questo giornale.
Tutto parte dalla “vicenda di San Marino World”, società “riconducibile all’imprenditore spagnolo” Bañuelos. Detta società attraverso uno specifico “sito internet si proponeva come esclusivista [!] per trattare queste pratiche”. E a riprova mostrava “tanto di circolari e autorizzazione”. Com’è possibile in un Paese normale? Il fatto “ha destato parecchio scalpore tra le forze politiche di opposizione, compresi anche esponenti di maggioranza, e nella cittadinanza oltre che nei sindacati”.
Va precisato che Bañuelos sta per Enrique Bañuelos de Castro, l’imprenditore spagnolo già propugnatore, a San Marino, del Distretto Economico a fiscalità Speciale (DES). Il sig. Bañuelos il “3 agosto [2022] ha costituito sul Titano la società San Marino District” al fine di “sondare” – come precisato dal Segretario di Stato agli Esteri Luca Beccari – “la fattibilità di un investimento che riguardasse l’offerta di una serie di servizi integrati, in modo particolare per quanto riguarda il tema delle Residenze Fiscali Non Domiciliate (RFND), una forma di dimora ampiamente diffusa in tutta Europa e nel mondo”.
Il suddetto DES a San Marino non è andato in porto a causa del coro di critiche emerse nel Paese. Però le residenze sono state date lo stesso.
Ebbene, sabato scorso Fabbri ha dato notizia che proprio Beccari e il Segretario di Stato alle Finanze si sono congiuntamente impegnati a stoppare il ‘progetto Bañuelos’ avente per oggetto appunto una materia – le residenze – problematica e delicata da sempre.
Marino Cecchetti – L’informazione di San Marino. Articolo pubblicato per intero dopo le 23
