San Marino. Rete: “Otto marzo, diventiamo la voce di chi non ne ha”

San Marino. Rete: “Otto marzo, diventiamo la voce di chi non ne ha”

“La mimosa è facile da trovare nelle campagne ed è anche il fiore che i partigiani regalavano alle staffette. Sono questi i motivi per cui, negli anni ’50, Rita Montagnana e Teresa Mattei dell’Unione Donne d’Italia scelsero la mimosa come fiore simbolo per l’8 marzo”.

Lo scrive il movimento Rete.

“Da oltre cent’anni la Giornata internazionale della donna è l’occasione per riconoscere le conquiste delle donne in ambito politico, economico e sociale. Una ricorrenza per riflettere sui tanti passi avanti già fatti, affinché non siano dati per scontati; su quelli che sono ancora da fare, sulle discriminazioni e le violenze di cui le donne sono ancora vittime in varie parti del mondo solo per il fatto di essere donne.
Il nostro pensiero, quest’anno, vola alle donne di Gaza e di tutta la Palestina che, da anni, svolgono un ruolo fondamentale nella resistenza sia all’apartheid israeliano e al colonialismo, sia al patriarcato tradizionale. Vola alle donne ucraine protagoniste della resistenza contro l’aggressione russa, e a quelle che sono scappate per sfuggire dalla guerra (secondo i dati UNodc il 64% dei rifugiati ucraini è costituito da donne, il 32% da bambini).
A tutte loro, ma non solo, va la nostra grande solidarietà. E in questo 8 marzo più che mai vogliamo ribadire che il simbolismo diventa sterile se non è accompagnato da un rinnovato impegno sociale e culturale. Anche San Marino, nel suo piccolo, può fare la differenza”.

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