San Marino. Ricariche e pagamenti bollette ancora bloccati, sonore proteste dei consumatori

San Marino. Ricariche e pagamenti bollette ancora bloccati, sonore proteste dei consumatori

Da oltre un mese disattivato Mooney. Utenti, soprattutto anziani, in difficoltà, rabbia degli esercenti. File oltre confine. Ucs scrive alle Finanze.

ANTONIO FABBRI – Ancora irrisolta la questione dei pagamenti attraverso i terminali Mooney presso le edicole ed esercizi di San Marino che, fino allo scorso 30 dicembre, hanno fornito un importante servizio. Il blocco di questa possibilità di pagamento, ricordiamo, ha causato una grave disagio, oltre che un danno economico, per esercenti e consumatori: a San Marino sono stati disabilitati tutti i terminali Mooney dal 30 dicembre 2022. Il problema si era già manifestato a maggio scorso, quando era stato sospeso il servizio e, in seguito, riattivato.

Non si è ancora ben capito quale sia l’impedimento. Pare che il problema sia di accordi tra gli stati e in particolare tra banche centrali relativamente ai circuiti di pagamento. Un guaio non da poco considerato che attraverso questi terminali, in dotazione a bar, edicole e tabacchi sammarinesi, si effettuano pagamenti di bollettini, ricariche telefoniche, pagamenti di ricariche internazionali, bollettini PagoPa per tasse scolastiche e universitarie.

Gli esercenti avevano presentato le proprie rimostranze alla Banca Centrale e alla Segreteria alle finanze. Fino a tre giorni fa, però, non c’erano stati incontri. a inizio settimana gli esercenti hanno incontrato il Segretario alle Finanze, “che inizialmente è parso cadere delle nuvole”, hanno commentato degli esercenti.

Inizialmente il problema era stato preso sotto gamba, poi, però pare la questione sia stata presa in considerazione e sarebbe anche stata indicata la data di fine febbraio per la possibile ripartenza del servizio, ma al momento appare un auspicio e non c’è nulla di concreto. Intanto numerose sono state anche le lamentele dei consumatori, soprattutto anziani, all’Unione consumatori sammarinesi che evidenziano il problema: “Lunghe file di Sammarinesi ieri e negli scorsi giorni nella vicina Cerasolo per pagare le bollette delle rispettive case in Italia.

Un servizio che da inizio anno non è più attivo qui in Repubblica assieme a tanti altri, come per esempio la possibilità di fare ricariche telefoniche. Tantissimi gli utenti che si sono rivolti a noi per cercare di capire le motivazioni di un tale disservizio.

Ci sono tra loro anche anziani che non hanno modo di spostarsi in Italia e che quindi rischiano di dover pagare sanzioni dovute al ritardo nei pagamenti. La Segreteria competente ha rassicurato chi eroga il servizio, che da un giorno all’altro si è trovato senza spiegazioni a non poterlo più erogare, su una imminente soluzione e l’auspicio è quello che questa volta sia definitiva, visto che il problema si era già presentato lo scorso anno. Altrimenti il rischio, come Ucs ha scritto in una nota indirizzata alla Segreteria alle Finanze, richiedendo apposito incontro, è che piano piano vengano meno servizi importanti per i consumatori che a quel punto non potranno che rivolgersi all’Italia”.

Fin qui l’Unione consumatori.  Va rimarcato come il problema sia duplice: da un lato per gli esercenti che non possono più fornire un servizio e perdono anche una fonte di entrata non trascurabile, subendo quindi un danno economico, causato non certo da loro stessi, ma dall’inerzia sul problema e, a quanto pare, su mancati accordi tra Italia e San Marino. Il secondo è il forte disagio che subiscono i cittadini utenti, soprattutto anziani e con impossibilità di spostarsi, che non possono più usufruire di un servizio.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

 

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