L’informazione di San Marino: “La giustizia tra sussurri e grida”

L’informazione di San Marino: “La giustizia  tra sussurri  e grida”

È indubbio che, di recente, molti cambiamenti sono intervenuti in Tribunale e nella amministrazione della giustizia. Viene però un po’ in mente Ingrid Bergman, “sussurri e grida”.

Le grida sono quelle del governo, e della maggioranza, del Consiglio giudiziario e del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati: sottolineano giustamente le riforme effettuate, e i supposti risultati ottenuti (anche se quando il tribunale parla all’unisono con il governo, sorgono alcune perplessità). I sussurri sono quelli, sempre più frequenti, che echeggiano nei corridoi del tribunale, ma anche della politica: ed è paradossale perché alla fine provengono dalle stesse categorie di cui sopra, avvocati, funzionari del tribunale e suoi ausiliari/forze dell’ordine, politici di tutti gli schieramenti. (…)

Si dice anche che bisogna evitare che questi sussurri diventino grida. È già successo con gli ultimi concorsi per uditori e per commissari: si sussurrava il nome delle vincitrici, evidenziandone i rapporti personali, e quelle sono state le vincitrici; si sussurrava il nome dei vincitori, evidenziandone i rapporti personali, e quelli sono stati i vincitori. La domanda che adesso tutti sussurrano è la seguente: è ammissibile per San Marino che un Consiglio giudiziario, guidato da un alto magistrato italiano in pensione (Canzio), nomini una commissione composta da alti magistrati italiani in pensione (Severini, Fumu, Iadecola), che magari proclamerà vincitore un altro magistrato italiano in pensione? Chi sussurra spera che non si debba nuovamente vedere confermato il sospetto; che il bisbiglìo resti tale e non diventi un ulteriore grido.

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