San Marino. Riparte dal primo grado il processo per truffa alle assicurazioni

San Marino. Riparte dal primo grado il processo per truffa alle assicurazioni

Rassegna Stampa – Caso Oddone, il testimone: “Fui contattato per simulare un incidente. ricevetti 2.000 euro”. Una versione che la difesa, che aveva chiesto l’assoluzione già alla prima udienza, contesta.

ANTONIO FABBRI. Dopo che la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo diede ragione al giornalista David Oddone e all’avvocato Alessandro Pecci stabilendo che il processo, nel quale assieme ad altri avevano subito una condanna per truffa alle assicurazioni, non era stato equo, in particolare perché non erano stati ascoltati in aula i coimputati-testimoni, la vicenda era tornata in primo grado dopo il passaggio davanti al Giudice per i rimedi straordinari che ha sentenziato che il processo si sarebbe dovuto rifare a partire, appunto, dal primo grado proprio per sentire, con le garanzie di legge, quei testimoni che non erano stati ascoltati.

A marzo scorso si è celebrata la prima udienza davanti al giudice Adriano Saldarelli con le eccezioni preliminari. Le difese, con gli avvocati Filippo Cocco e Stefano Pagliai, ieri assieme all’avvocato Elena Zaghini, avevano chiesto subito l’assoluzione nel merito; la Procura fiscale, ieri in aula con Giorgia Ugolini ed Emanuela Albani, aveva invece valutato prescritto il primo capo di imputazione per fatti risalenti al 2009, ma non il secondo con fatti del 2011; e gli avvocati di parte civile, legali delle assicurazioni, Giampaolo Pasquali e Michele Gnudi, Antonella Bonelli e Luca Biagioli, avevano sostenuto e sostengono, invece, non essere ancora maturato il termine di prescrizione per nessuno dei due capi di imputazione, dovendo essere considerata la continuazione del reato. Prescrizione che, peraltro, quantomeno per il secondo capo non è ancora intervenuta, nonostante i fatti siano datati, poiché il procedimento di revisione davanti al Giudice per i rimedi straordinari ha interrotto il decorso del termine per l’estinzione del reato. Riservandosi di valutare tali questioni, il giudice Saldarelli aveva quindi convocato l’udienza di ieri per l’audizione dei testimoni come indicato dal giudice per i rimedi straordinari. Secondo l’accusa Oddone e Pecci, in diverse occasioni avrebbero simulato incidenti fasulli per riscuotere il risarcimento dell’assicurazione. Di qui il rinvio a giudizio e la costituzione di parte civile delle Compagnie assicuratrici.

Ieri, dunque, era presente in aula Davide Giuliani, coimputatotestimone che ha già definito a suo tempo la propria posizione processuale con una condanna con pena sospesa.

Nella mattinata di ieri Giuliani ha reso “testimonianza assistita”, affiancato dall’avvocato d’ufficio Margherita Albertini. Rispondendo alle domande della Procura fiscale, delle parti civili e delle difese, ha confermato che si trattò di un incidente fasullo. “Un paio di settimane prima Oddone mi chiese di simulare un incidente… per tirare su qualcosa”, ha detto il testimone affermando che si misero d’accordo e si sentirono poco prima per telefono per poi incontrarsi in Via Ordelaffi, a Borgo Maggiore, dove lui con il suo veicolo tamponò in maniere “leggera” l’auto condotta da Oddone con all’interno, oltre a lui, i suoi genitori. Non intervenne la Polizia civile in quel caso, ma venne compilato il modulo di constatazione amichevole, il CID. “Poi andammo ognuno per la sua strada. In seguito ho ricevuto 2.000 euro da Oddone, in contanti, dopo l’incidente”, ha detto il testimone. Quindi il teste ha ricordato di essere stato poi convocato dalla Polizia civile e che in quella circostanza era molto agitato. Così, dopo aver parlato di fronte a due agenti di un normale incidente, quando gli è stato chiesto se le cose fossero andate veramente così… “ho detto la verità”, cioè che si trattò invece di un incidente simulato. Una versione che le difese contestano, avendo chiesto fin dalla prima udienza l’assoluzione, ma lo si vedrà nelle conclusioni. Conclusioni che dovrebbero arrivare il 22 gennaio 2025, data in cui il giudice ha fissato l’udienza per ascoltare Jessica Leone, l’altra testimone che ieri non si è presentata, disponendone l’accompagnamento coatto qualora dovesse essere ulteriormente assente.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy