San Marino. Riunione dell’Osservatorio del Commercio alla presenza del Segretario Zafferani

San Marino. Riunione dell’Osservatorio del Commercio alla presenza del Segretario Zafferani

SAN MARINO. Martedì 6 giugno, alla presenza del Segretario di Stato per l’Industria, Artigianato, Commercio e Lavoro Andrea Zafferani, si è riunito l’Osservatorio del Commercio il cui presidente Libero Barulli ha portato all’esame e alla discussione dei membri i dati relativi al 2016.
Si registra un calo di imprese nel commercio all’ingrosso e intermediari del commercio, mentre nel commercio al dettaglio e nel commercio manutenzione e riparazione auto-moto la situazione rimane stabile. Il settore alberghi e ristoranti aumenta di due unità.
Anche in termini di fatturato si riscontra un calo nell’ingrosso e intermediari, mentre nel dettaglio e nella voce manutenzione riparazione e vendita auto-moto il segno è leggermente positivo.
L’introito monofase è lievemente aumentato.
E’ sopratutto l’occupazione a presentare un consistente più 6% (ben 155 occupati), in particolare nel dettaglio, e la stragrande maggioranza sono residenti.
Dati che unitamente a quelli del fatturato e della monofase dei primi 5 mesi, dimostrano che il commercio regge.
Si chiede un ritorno della Smac alla sua funzione iniziale, quella di uno strumento di marketing, possibilmente ancora più efficace nello stimolare gli acquisti in territorio dei residenti, ma anche ampliando e intercettando fasce di clientela esterna. Volerla mantenere strumento fiscale non serve in quanto le nuove norme tributarie e le sempre più stringenti disposizioni antiriciclaggio, unitamente alla diffusione della moneta elettronica, permettono una tracciabilità quasi totale delle operazioni.
E’ stato sottolineato che l’ampliamento in Italia del ricorso allo split payment, quale strumento antievasione in materia di IVA, attesta la validità del sistema monofase in vigore a San Marino.
Si fa notare che incentivare nel settore commercio nuovi insediamenti basati prevalentemente su deroghe fiscali e destrutturazioni salariali e contributive, rischia non solo di danneggiare le attività esistenti, ma mette anche in pericolo i posti di lavoro e sopratutto le tutele di cui oggi essi beneficiano.
E’ stato fatto rilevare che mentre in Italia, negli ultimi dieci anni il turismo è cresciuto di un 9%, a San Marino c’è stato un crollo del 30%. Quindi andrebbero analizzate a fondo le cause, che sono sopratutto interne, tra cui la scellerata Convenzione sui parcheggi. Questa ha drenato ingenti risorse nel settore, che sarebbero dovute andare a beneficio del comparto e della collettività e non dei pochi privati, e ha per di più bloccato i necessari interventi sulla mobilità sia in Città che in Borgo.
Gli operatori turistici chiedono una maggiore collaborazione da parte della Segreteria di Stato per il Turismo e rivendicano un loro coinvolgimento nell’organizzazione degli eventi.
In merito alle recenti notizie sul collegamento monorotaia, in attesa degli sviluppi che inevitabilmente, dati i costi e la fattibilità, richiederanno tempi lunghi, si invitano le Autorità della Repubblica a essere più concrete e a richiedere con insistenza un “Fila Dritto” con la messa in opera di rotatorie al posto dei semafori anche sulla Superstrada da Rimini a Dogana, i cui tempi di percorrenza, in un epoca di viaggiatori mordi e fuggi, non sono tollerabili e sono deleteri per la nostra attrattività. Oltretutto quell’arteria era stata realizzata come collegamento veloce e tale doveva rimanere ed essere protetta. Mentre per il tratto in territorio si chiede di provvedere al rifacimento del manto stradale per renderlo più presentabile a quanti salgono sul Titano.

San Marino 6 giugno 2017
LIBERO BARULLI

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